Questo venerdì sembra avviarsi a una chiusura di settimana borsistica positiva per l’Europa e anche per Wall Street grazie alraggiungimento dell’accordo a Vienna tra i 14 paesi Opec sull’aumento della produzione a 1 milione di barili di petrolio al giorno. “Abbiamo un accordo sull’aumento della produzione da un milione di barili al giorno nominali”, con queste parole il ministro saudita dell’energia Khalid al-Falih ha commentato l’importante risultato ottenuto.
L’incremento sarà proporzionato alla capacità degli Stati di far fronte al programma, ma non tutte le nazioni saranno in grado di aumentare l’output allo stesso modo (come il Venezuela alle prese con la crisi dilaniante o l’Iran alle prese con le sanzioni internazionali.), pertanto quello reale sarà pari a 600mila barili quotidiani.
Al New York Mercantile Exchange (Nymex), il principale mercato mondiale dove vengono negoziati contratti su prodotti energetici, metalli preziosi e industriali, il petrolio è schizzato portandosi oltre i 67 dollari al barile.
Il West Texas Intermediate (WTI) è a quota 2,76% a 67,35 dollari al barile, mentre il Brent guadagna il 2,29% a 74,42 dollari.
Il portavoce dell’Opec Hasan Hafidh ha annunciato che l’organizzazione ha deciso di approvare l’ingresso della Repubblica del Congo “con effetto immediato”.