Il Governo “ha allo studio una moratoria” per le uniche due banche popolari con attivi superiori agli 8 miliardi euro che non si sono ancora trasformate in Società per azioni, la Popolare di Sondrio e la Popolare di Bari. Lo ha reso noto Corrado Sforza Fogliani, presidente di Assopopolari, a margine del comitato esecutivo Abi (Associazione Bancaria Italiana). Per ora tutto rimandato al 12 luglio, quando è fissata l’udienza del Consiglio di Stato per decidere le nuove tempistiche della trasformazione delle banche popolari in Spa.
“Per le altre banche – ha commentato ancora Sforza Fogliani – non c’è molto da fare se non provvedimenti di ampio respiro”.
La riforma delle banche popolari, voluta dal Governo Renzi nella passata legislatura, prevede il passaggio dalla forma di governance cooperativa a quella della Società per azioni e il superamento del voto capitario (una testa, un voto) per gli istituti di credito con attivi superiori agli 8 miliardi di euro.
Sulla costituzionalità della riforma erano stati sollevati dubbi dal Consiglio di Stato già nel 2016, poi confermati nel 2017. Invece, la Corte Costituzionale lo scorso 21 marzo si è espressa positivamente sulla legittimità della riforma delle Popolari, per cui ora si attende l’udienza sulla sospensiva prevista a luglio e quella di merito sulla questione della trasformazione in Spa e del diritto di recesso dei soci prevista per il mese di ottobre con una decisione che “potrebbe arrivare a novembre”, conclude Sforza Fogliani.
