Continua a oltranza la trattativa al ministero del Lavoro per la gestione di 4.500 esuberi in Telecom Italia attraverso uscite volontarie ex art.4 legge Fornero, internalizzazioni delle attività e riqualificazione del personale. L’obiettivo è assorbire totalmente le eccedenze nell’arco di piano 2018/2020. Dall’altra parte del tavolo ci sono i sindacati di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil.
Intanto, l’azienda si è detta disponibile a usare i contratti di solidarietà (invece della cassa integrazione straordinaria) che secondo quanto apprende l’agenzia Radiocor durerebbe un anno e coinvolgerebbe circa 29.500 lavoratori. Numeri in linea con quelli contenuti nella lettera del 16 maggio con la quale Telecom Italia annunciava al Ministero l’intenzione di utilizzare la cigs per ristrutturazione.
I 14 mila lavoratori della rete, asset sulla cui separazione l’Agcom ha dato un primo via libera, dovrebbero essere esclusi dalla solidarietà. Inoltre l’azienda ha dato segnali di apertura per un tavolo sulla contrattazione aziendale di secondo livello, disdettata da Telecom che poi ha adottato un regolamento ad hoc.
La delegazione sindacale dovrà valutare il verbale che il ministero del Lavoro proporrà per chiudere la fase amministrativa della procedura. Una volta condivisi i contenuti, si potrà firmare documento.
Ieri era l’ultimo giorno previsto dalla procedura per la cigs aperta da Telecom Italia (che dura 25 giorni). Grazie anche alla mediazione del ministero del Lavoro dovrebbero essere concessi alcuni giorni in più per aver modo di consultare i lavoratori.