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Ft annuncia: Unicredit e Socgen verso le nozze

I francesi smentiscono e gli italiani non confermano, ma il quotidiano britannico è sicuro che il negoziato sia ripartito – Petrolio sotto i 77 dollari – Fca prova il rimbalzo, Opa brasiliana per Enel – Merkel apre (in parte) al piano Macron – Apple riunisce le app, nuove accuse per Facebook

Partono di slancio le Borse in Asia, galvanizzate dai dati sul mercato del lavoro Usa pubblicati venerdì. Guida la corsa Tokyo (+1,3%), dove si distinguono alcuni Big della tecnologia come Tencent e Taiwan semiconductors. In rialzo anche le piazze cinesi: Hong Kong +1,5%, indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,7%.

I mercati, per ora, hanno scelto di ignorare le tensioni crescenti sul fronte dei dazi emersi nel G7 dei ministri finanziari: sei Paesi hanno consegnato nelle mani del segretario al Tesoro Stephen Mnuchin una lettera “di preoccupazione e sconcerto” indirizzata a Donald Trump. Nulla di fatto anche negli incontri di Pechino tra il team americani e la controparte cinese che ha minacciato di far saltare i negoziati: la guerra commerciale è sempre più probabile.

Il presidente Usa si prepara intanto all’incontro con il leader nord coreano Kim di martedì 12. Giovedì Trump sarà a Tokyo.

PETROLIO SOTTO I 77 DOLLARI. AUMENTALA PRODUZIONE USA

Il petrolio Brent è scambiato stamattina a 76,6 dollari il barile, in calo dello 0,7%, Stamattina Bernstein alza le stime sul prezzo medio del petrolio Brent, portandole per il 2018 a 73 dollari, dal precedente 56 dollari il barile. Ragione della revisione: le scorte di petrolio nel mondo sono basse, continueranno a scendere.

L’Arabia Saudita ed i paesi produttori di greggio suoi alleati, si sono incontrati in via informale nel fine settimana a Kuwait City, probabilmente in vista dell’assemblea dell’Opec di fine giugno a Vienna. Al termine della riunione, hanno diffuso un comunicato nel quale si enfatizza la necessità di aumentare gli investimenti nella ricerca e nello sfruttamento delle risorse petrolifere.

Negli Stati Uniti intanto, ferve l’attività estrattiva, la scorsa settimana, gli impianti di trivellazione attivi erano 861, massimo dal marzo del 2015.

L’euro si svaluta stamattina a 1,165 su dollaro, dopo aver chiuso con un lievissimo rialzo la settimana, nelle precedenti sei ha perso terreno su dollaro.

MUSTIER PUNTA AD UN MERGER TRA EGUALI

Sotto i riflettori stamane in piazza Affari il presunto merger tra Unicredit e Socgen, ventilato con grande risalto dal Financial Times. Secondo il quotidiano della City, il ceo Jean-Pierre Mustier e alcuni manager della banca francese stano attivamente lavorando all’integrazione tra i due istituti, facilitata dalle dimensioni simili (32 miliardi Socgen, 33 Unicredit). Ma il deal, non confermato da Unicredit e smentito dal partner francese, non potrà veder la luce, ammette il quotidiano, prima di 18 mesi, cioè il tempo necessario per liquidare le sofferenze della banca italiana e le multe che gli Usa si accingono a chiedere ai francesi. Ma al di là delle smentite, il negoziato, di cui si parla da 15 anni, è comunque ripartito.

FCA PROVA IL RIMBALZO, OPA BRASILIANA PER ENEL

Da seguire a Milano anche l’andamento di Fiat Chrysler dopo il brusco ribasso di venerdì +4,5% in coincidenza con l’Investor day del gruppo. La società si ripromette di portare i suoi margini fino a oltre il 10% e di chiudere il 2022 con una posizione finanziaria netta industriale positiva per una ventina di miliardi.

Fari puntati su Enel: stasera scadono i tempi per l’aggiudicazione della brasiliana Electropaulo.

Previsioni positive per l’apertura dei listini europei.

Piazza Affari è chiamata a proseguire il recupero avviato venerdì. A maggio, sotto la pressione degli eventi politici, il listino ha perduto il 9,15%. Lo spread con il Bund decennale riparte da quota 220, rendimento del decennale al 2,60%.

A movimentare i mercati anche la Bolsa di Madrid, dopo il ribaltone che ha riportato al governo i socialisti (+1,8% il rimbalzo di venerdì).

ANGELA MERKEL APRE (IN PARTE) AL PIANO MACRON

Sul fronte macro da seguire in settimana i dati Pmi servizi dell’Eurozona (martedì). Giovedì sarà comunicato il dato finale del Pil Ue del primo trimestre.

Si muove a fatica la diplomazia dell’Eurozona in attesa del vertice Ue di fine mese, primo vero test per il nuovo governo italiano. Le riforme dell’area euro saranno al centro dei colloqui oggi tra Mario Draghi ed Angela Merkel. La cancelliera in un’intervista del week-end si è mostrata cautamente favorevole a buona parte delle riforme sulla Ue formulate da Emmanuel Macron in vista del vertice di fine mese.

APPLE RIUNISCE LE APP, FACEBOOK NUOVE ACCUSE

Sul fronte di Wall Street le attenzioni sono concentrate su Apple. Stasera inizia la conferenza annuale degli sviluppatori delle App e dell’hardware della Mela. Secondo Reuter le principali novità riguarderanno l’Intelligenza Artificiale. Il mercato si domanda se dalla conference verrà la spinta per portare il titolo oltre i mille dollari.

Facebook ancora nel mirino sul fronte della violazione della privacy: secondo quando scrive il New York Times, nel tempo avrebbe stipulato accordi con almeno 60 produttori di smartphone, tablet e altri dispositivi mobili, permettendo loro di accedere ai dati personali di migliaia di utenti e dei loro ‘amici’ senza esplicito consenso. Tra i gruppi con cui il colosso di Mark Zuckerberg negli ultimi dieci anni avrebbe siglato intese ci sarebbero Apple, Amazon, BlackBerry, Microsoft e Samsung.

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