Recupera Piazza Affari, al netto dell’effetto cedole. L’indice segna poco dopo le 13 un ribasso dello 0,40% poco sopra quota 23-300 dopo aver recuperato quasi tutto l’effetto dello stacco dividendo (-1,65% circa) che coinvolge 65 società tra cui 19 su 40 del paniere principale.
Borse europee in moderato rialzo sulla scia del tono positivo delle borse asiatiche. Fanno eccezione Francoforte e Zurigo chiuse per festività. Parigi avanza dello 0,7%, Madrid +0,2%.
I prezzi del petrolio sono in rialzo dopo l’annuncio della tregua sui dazi e l’accordo tra Pechino e Washington per ridurre il deficit commerciale degli Stati Uniti, che allontana lo spettro della guerra commerciale. Il Wti guadagna il 0,56% a 71,77 dollari e il Brent il 0,60% a 78,98 dollari: , la scorsa settimana si è chiusa con un rialzo dell’1,8%, ed è anche stata la sesta settimana consecutiva in positivo.
Depurati dall’effetto cedola, tra i petroliferi, Eni +0,8% stacca una cedola di 0,40 euro. Stamattina Banco Santander ha alzato il target price a 17,60 euro da 15,40 euro. Giudizio Hold invariato. Saipem +1,3%. Seduta brillante per Saras +2%, dividendo pari a 0,12 euro che corrisponde a un “dividend yield” di circa il 6,0%.
Continua, sull’onda dell’accordo sui dazi anche l’ascesa della valuta Usa. Il cross Euro dollaro scende a 1,1725 sui minimi da dicembre. La valuta degli Stati Uniti schiaccia anche l’euro, sceso sui minimi da dicembre dell’anno scorso, a 1,174, anche perché i mercati ricominciano a ragionare sulla possibilità di un dissesto della valuta comunitaria.
Gli effetti della politica italiana si fanno sentire sull’euro e sull’andamento dei titoli di Stato. C’è ancora pressione sul Btp decennale. Il rendimento si è spinto al 2,30%, da 2,22% di venerdì. Il biennale tratta a 0,15%, da 0,07% di venerdì, siamo sui massimi da novembre 2016. Lo spread con il Bund decennale ha toccato 176 punti base, massimo da luglio 2017. Spread con il Bono spagnolo 80 punti base (+3 punti base), massimo dal 2012. Dalla chiusura di martedì scorso, quando sono circolati i primi contenuti del programma di governo, lo spread Btp/Bund si è allargato fino di 45 punti base.
Piazza Affari, al contrario, resta il miglior listino europeo da inizio anno con un rialzo dell’8% circa.
Allunga il passo Fiat Chrysler +3,9%. Gli investitori apprezzano le indiscrezioni sul contenuto del nuovo piano industriale riprese dell’agenzia Bloomberg, Il piano prevede di concentrare in Italia la produzione automotive di fascia alta (nuovi Suv Maserati e Jeep), a maggior valore aggiunto, abbandonando invece la produzione delle utilitarie, a basso valore aggiunto. Quella sulla Panda per esempio verrebbe spostata all’estero. Secondo Banca Imi ( buy, target 24,5 euro) il prossimo primo giugno a Balocco società potrebbe annunciare qualche alleanza strategica con altri gruppi automobilistici o con società industriali oggi attivi nello sviluppo di autovetture a guida autonoma.
Avanza anche Cnh Industrial +2,5% a 11,065 euro, tra le migliori Blue chip di oggi. La concorrente John Deere stima un forme aumento di utili e prezzi di listino: +10% in Usa e Canada, +5% il Sud America. Giova anche la decisione presa dagli Stati Uniti e dalla Cina di interrompere, anche solo temporaneamente, la “guerra dei dazi” dovrebbe incrementare l’export agricolo statunitense verso la Cina. Salgono anche Ferrari +0,8% e Brembo +1,4%.
Tra le banche, Intesa +1,3%, stacca una cedola di 0,203 euro per azione, yield 6,7%. Mediobanca +0,5%. Unicredit +1,3%. Rimbalzano Bper Banca +3,3% e Ubi Banca +2,7%. La svedese Hoist Finance vuole rafforzare la presenza in Italia, lo dice l’amministratore delegato della società specializzata nella gestione dei crediti in sofferenza.
Generali +0,8%. Il titolo stacca un dividendo di 0,85 euro per azione (yield 5,2%).
Nel settore utility, A2A +1,5%, Snam Rete Gas +0,9%, Enel+1,5%. Telecom Italia +0,54%, Mediaset +0,5%, Leonardo +1%.
Nel resto del listino:
Schizza in rialzo Fincantieri +5%.
Ima +1,55%. Nel giro di cinque anni i ricavi potrebbero raddoppiare, principalmente grazie alle acquisizioni, lo dice l’amministratore delegato.
Ansaldo STS +2%. Hitachi è pronta a ricomprare le quote di minoranza: un nuovo successo italiano per Elliott, da due anni impegnato in un duello contro i giapponesi che avevano acquistato l’azienda da Finmeccanica,
Crolla la Lazio – 7,06% dopo aver fallito l’obiettivo dell’ingresso in Champions League.