Non c’è niente da fare: questo è il Giro d’Italia di Simone Yates. La maglia rosa la fa da padrone anche nella tappa che arriva a Sappada, dopo aver finora dominato in lungo e in largo la corsa, concedendo solo una manciata di secondi a Chris Froome nella tappa di sabato, con arrivo sullo Zoncolan. Per il britannico è il terzo successo di tappa dopo Campo Imperatore e Osimo, e il consolidamento della leadership in classifica generale, visto che il secondo in classifica, Tom Dumoulin, ha perso oggi altri 41 secondi ed ha ora più di due minuti di ritardo sulla maglia rosa.
Ancora peggio è andata a Froome, trionfatore sullo Zoncolan ma a Sappada in ritardo di 1’32”: questo significa settimo posto in classifica generale (ieri era risalito al quinto) a quasi 5 minuti da Yates. Sempre più in crisi fabio Aru, ormai al limite del ritiro: in grave difficoltà già sul Passo Tre Croci, quando la fine della sofferenza dista più di 60 km. Il sardo imbarca minuti di svantaggio (alla fine sono quasi 20) compromettendo definitivamente il suo Giro d’Italia.
Alla vigilia del riposo e a due giorni dalla crono di Rovereto, Yates guadagna dunque terreno su tutti i rivali. Ora Dumoulin insegue a a 2’11’’, Pozzovivo a 2’28’’ e Pinot a 2’37’’. Froome è settimo a 4’52’’, superato da Lopez e Carapaz. I 34 km contro il tempo possono cambiare ancora le gerarchie, ma lo Yates visto tra le Dolomiti è il paradigma della solidità.
