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Inter harakiri, Lazio vicina alla Champions, Milan per l’Europa

Incredibile sconfitta interna dell’Inter contro il Sassuolo (1 a 2) che compromette l’ingresso in Champions, ormai a portata di mano della Lazio al fianco della Roma – Scontro diretto tra Milan e Atalanta per l’Europa League con l’occhio a Fiorentina-Cagliari in una domenica per cuori forti – Le formazioni in campo.

Inter harakiri, Lazio vicina alla Champions, Milan per l’Europa

L’Inter fa harakiri, la Roma va in Champions, la Lazio ha il matchpoint a disposizione. La sconfitta dei nerazzurri contro il Sassuolo condiziona la corsa all’Europa che conta, con i giallorossi che ringraziano (la partita con la Juve diventa ininfluente, ne parliamo a parte) e i biancocelesti pronti a chiudere ogni discorso in quel di Crotone (ore 15). “Coppa dalle grandi orecchie” in primo piano insomma, ma anche l’Europa League vivrà una giornatina niente male con lo scontro diretto tra Atalanta e Milan (18) e quello incrociato con la salvezza tra Fiorentina e Cagliari (15): insomma, sarà una domenica per cuori forti, con un margine d’errore praticamente azzerato per chiunque. Ma andiamo con ordine e partiamo dalla corsa all’Europa più importante, ieri segnata dal ko dell’Inter. Un tracollo assolutamente inatteso e, per certi versi, incomprensibile: il Sassuolo già salvo poteva e doveva essere domato, invece i 3 punti se li è presi proprio lui per la gioia di Squinzi (milanista doc) e lo sconforto di tutto il popolo nerazzurro, Spalletti in testa. “Loro hanno fatto quel che dovevano fare e si meritano i complimenti – ha sospirato il tecnico di Certaldo. – Questo risultato purtroppo è anche figlio dei nostri errori, i ragazzi sono distrutti, ci tenevano moltissimo. Come giudicherei la stagione se non dovessimo andare in Champions? Meno bene di quanto avevo detto alla vigilia…”

Tanto rammarico e altrettanta incredulità: eccolo il sentimento di tutto il mondo Inter, costretto a fare i conti con una sconfitta assolutamente imprevista eppure reale. La speranza di andare in Champions è legata solo al Crotone di Zenga, intanto però c’è la sensazione di aver sprecato un bonus enorme, forse decisivo ai fini del risultato. Sul ko dell’Inter pesa enormemente la serata-no di Icardi, sprecone oltre ogni limite al cospetto di un Consigli diventato improvvisamente più grande della porta di San Siro. Il Capitano, sino a ieri trascinatore assoluto, è dunque il simbolo di una disfatta che ha però come grandi protagonisti Politano e Berardi, oltre al già citato portiere: i primi due hanno segnato i gol decisivi (25’ e 72’), il terzo ha più volte impedito all’Inter di andare in rete, conclusione di Rafinha a parte (80’). Al fischio finale di Abisso è stato così Iachini a festeggiare, oltre ovviamente a Di Francesco e Simone Inzaghi, i veri trionfatori di questo sabato di campionato. Oggi dunque toccherà a loro, in particolare alla Lazio: già, perché vincere vorrebbe dire Champions matematica con un turno d’anticipo, rendendo così inutile lo scontro con l’Inter di domenica prossimaTra il dire e il fare però c’è di mezzo il Crotone, che oltre a cercare punti determinanti per la salvezza è allenato da un interista doc come Zenga. “Ho visto i ragazzi tranquilli e sereni – le parole di Simone Inzaghi. – Sappiamo bene che ambiente troveremo ma abbiamo preparato bene la partita, purtroppo non siamo al massimo della forma ma cercheremo di tirare fuori tutte le energie che ci sono rimaste”. In effetti la Lazio è arrivata a giocarsi la stagione con un sacco di problemi, fisici e non: agli infortuni di Immobile, Luis Alberto e Parolo si è aggiunta la squalifica di Luiz Felipe e il caso De Vrij, ufficializzato dall’Inter proprio a una settimana dallo scontro diretto. Inzaghi dovrà dunque fare di necessità virtù e affidarsi a un 3-5-2 con Strakosha in porta, Caceres, De Vrij e Radu in difesa, Marusic, Murgia, LeivaMilinkovic-Savic e Lulic a centrocampo, Felipe Anderson e Caicedo in attacco. Zenga risponderà con un 4-3-3 con Cordaz tra i pali, Faraoni, Ceccherini, Capuano e Martella nel reparto arretrato, Barberis, Mandragora e Stoian in mediana, Trotta, Simy e Nalini nel tridente offensivo. Champions in copertina, proprio come l’Europa League. Lo scontro tra Atalanta e Milan è un vero e proprio spareggio per il sesto posto, l’ultimo utile per entrare in Coppa senza preliminari, con Fiorentina e Sampdoria spettatrici interessate. Una vigilia tutt’altro che serena per Gattuso e Gasperini: il primo è reduce dalla bruciante sconfitta contro la Juve e rischia di chiudere la stagione in modo del tutto fallimentare, il secondo ha infiammato la conferenza stampa con un attacco al mondo arbitrale.

Ma andiamo con ordine e partiamo dal milanista, chiamato a uscire indenne da Bergamo per centrare almeno l’Europa League, ultimo obiettivo rimasto in questa disgraziata stagione. “Non è tutto da buttare – ha “ringhiato” il tecnico. – Con la Juve abbiamo fatto bene fino al primo gol, il risultato è stato bugiardo: cerchiamo di ripartire dalle cose positive e di affrontare l’Atalanta nel migliore dei modi. DonnarummaSu di lui ci sono sempre troppe voci, ecco perché non è tranquillo…”. Gigio comunque giocherà titolare nel 4-3-3 rossonero, che vedrà anche Calabria, Bonucci, Romagnoli e Rodriguez in difesa, Kessié, Locatelli e Bonaventura a centrocampo, Suso, Cutrone e Calhanoglu in attacco. “L’arbitro Pairetto, durante la partita col Genoa, mi aveva minacciato che ci saremmo rivisti a Roma contro la Lazio – la rivelazione schock di Gasperini, squalificato proprio dopo la partita dell’Olimpico– Mi aveva detto ‘certi comportamenti non saranno concessi’, ma io mi chiedo: come faceva a sapere che il Var di Lazio-Atalanta sarebbe toccato a lui?”. Un attacco che mina la serenità di un club solitamente molto tranquillo, evidentemente però l’importanza del match si sente anche a Bergamo, dove il sogno di centrare l’Europa per il secondo anno di fila è sempre più vicino a diventare realtà. Gasperini proverà a battere il Milan affidandosi al consueto 3-4-2-1 con Berisha tra i pali, ToloiCaldara e Masiello nel reparto arretrato, Castagne, De RoonFreuler e Gosens in mediana, Cristante e Gomez sulla trequarti a supporto dell’unica punta Barrow.  

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