Disagi in tutta italia e circa 700 voli cancellati, oggi 8 maggio, per gli scioperi dei controllori di volo.Secondo l’Enac, l’Ente nazionale dell’aviazione civile che vigila sul trasporto civile, ci sarebbero oltre 700 cancellazioni di voli da segnalare, tra arrivi e partenze, su tutto il territorio nazionale a causa di queste agitazioni. Il dato aggiornato alle ore 10 in base ai dati ricevuti dagli aeroporti, è di 721 cancellazioni tra arrivi e partenze.
L’Enac ha anche pubblicato l’elenco dei voli garantiti dalle compagnie che hanno comunicato per tempo numeri e destinazioni e che si può consultare cliccando qui. E’ triste vedere le consuete foto di bivacchi negli aeroporti di viaggiatori in preda a legittime crisi di nervi per scioperi che spazzano via vacanze e viaggi di lavoro. L’Ente per il volo ricorda che “durante gli scioperi vi sono le fasce orarie di tutela, dalle ore 7 alle 10 e dalle ore 18 alle 21, nelle quali i voli devono essere comunque effettuati”. E che “informazioni dettagliate sull’operatività del proprio volo possono essere richieste alla compagnia aerea di riferimento”. Ma non c’è molto di che consolarsi.
Riportiamo qui, nell’articolo pubblicato da FIRSTonline quando sono state annunciate le agitazioni, tutti gli orari delle astensioni dal lavoro che colpiscono sia a livello nazionale che a livello locale i singoli scali.
Scendendo più nel dettaglio, solo a Fiumicino sono stati cancellati un centinaio di voli, 85 dei quali riguardano Alitalia e un’altra ventina di compagnie. Alitalia ha annunciato 233 cancellazioni nazionali e internazionali. Anche le low cost sono inevitabilmente danneggiate dallo sciopero. Vueling avrebbe cancellato 32 voli mentre Ryanair invita ad aderire ad una una petizione online contro gli scioperi dei controllori di volo. Si tratta della petizione “Keep Europe’s Skies Open”, lanciata dall’associazione A4E (Airlines for Europe, associazione nata due anni fa, che riunisce cinque tra le maggiori compagnie europee, Air France Klm, EasyJet, Iag, Lufthansa e Ryanair), per evitare che i viaggiatori vengano bloccati da «piccoli gruppi di sindacati dei controllori del traffico aereo che scioperano e chiudono i cieli d’Europa».
Ryanair non è nuova a questo tipo di “provocazioni”. Tuttavia è certo che gli scioperi dei controllori riescono, con un numero relativamente contenuto di adesioni, a provocare danni considerevoli sia all’Enav ma soprattutto alle compagnie aeree e ai viaggiatori.
Le agitazioni sono state indetti per protesta visto che è scaduto il contratto nazionale dal 2016 ma soprattutto per i timori che il piano industriale di Enav, che necessariamente affronta il tema dell’innovazione tecnologica e prevede 650 milioni di investimenti nei prossimi 5 anni, possa avere ricadute occupazionali. In un’intervista a FIRSTonline l’Ad Roberta Neri ha però tranquillizzato i dipendenti sulle novità in arrivo.