La settimana dei mercati si apre con il patto dei caffè. Nestlé e Starbucks hanno siglato un’alleanza globale: il colosso svizzero verserà 7,15 miliardi di dollari (pari a 5,97 miliardi di euro) nelle casse della più famosa catena di bar al mondo per acquisire una licenza in esclusiva relativa ad alcuni prodotti a marchio Starbucks.
Si tratta di prodotti che vengono commercializzati a livello mondiale nella rete dei caffè Starbucks, generando un fatturato di circa due miliardi l’anno. Grazie a questa intesa, Nestlé potrà vendere i prodotti in questione anche al di fuori dei bar della catena americana. È previsto anche che Nestlé assuma 500 dipendenti Starbucks.
L’accordo permetterà al gruppo svizzero (proprietario, fra l’altro, di Nescafè e Nespresso) di rafforzarsi in America settentrionale, con benefici che dovrebbero essere registrati a partire dal bilancio 2019.
Starbucks ha detto invece che utilizzerà i proventi per accelerare il riacquisto di azioni proprie e che l’accordo impatterà sull’utile per azione (Eps) al massimo dal 2021.
Quella appena siglata è “una transazione importante per le nostre attività nel caffè – ha commentato Mark Schneider, direttore generale di Nestlé – la principale delle categorie in forte crescita”.
Secondo il Ceo e presidente di Starbucks, Kevin Johnson, “quest’alleanza globale per il caffè porterà l’esperienza Starbucks nelle case di milioni di persone in tutto il mondo attraverso la portata e la reputazione di Nestlé”.
La notizia dell’accordo è piaciuta ai mercati, che hanno reagito positivamente: il titolo Nestlé guadagna lo 0,6 alla Borsa di Zurigo, mentre Starbucks, spinto dalle indiscrezioni, ha chiuso venerdì 4 maggio in rialzo del 2,76%.
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