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Ubi Banca: Bazoli, Massiah e altri 29 a processo

L’accusa è di ostacolo agli organi di vigilanza e influenza illecita sull’assemblea – La reazione di Bazoli e di Ubi Banca

Ubi Banca: Bazoli, Massiah e altri 29 a processo

Nel giorno del rinvio a giudizio di Profumo e Viola sul caso Mps, il presidente emerito di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli e l’ad di Ubi Banca, Vinctor Massiah, finiscono a processo insieme ad altri 28 manager dell’istituto di credito lombardo. L’accusa è di ostacolo agli organi di vigilanza e influenza illecita sull’assemblea. nette le reazioni di Giovanni Bazoli e di Ubi Banca.

Secondo l’accusa, all’interno dell’istituto sarebbe stata creata una “cabina di regia” che decideva le nomine di Ubi Banca e delle sue partecipate e che riusciva a influenzare le decisioni dell’assemblea ‘con atti simulati e fraudolenti’. Tale regia era frutto di una intesa tenuta nascosta a Banca d’Italia e Consob tra le due anime della banca, ovvero quella bresciana, legata a Banca Lombarda, e quella bergamasca, che faceva riferimento a Bpu, le due banche che fondendosi hanno dato vita a Ubi Banca.

Il gup di Bergamo, Ilaria Sanesi, ha accolto la richiesta del pm Fabio Pelosi e mandato e giudizio tutti gli imputati compresa la stessa Ubi Banca, sotto accusa ai sensi della legge 231 sulla responsabilità amministrativa di società per reati commessi da propri dipendenti. Il processo prenderà il via il 25 luglio davanti al tribunale di Bergamo.

Nell’udienza del 9 marzo scorso Bazoli si era difeso negando di aver compiuto illeciti nell’operazione di fusione da cui nacque Ubi: “Sfido chiunque a dimostrare che il mio fine non è stato esclusivamente il bene della Banca. Nessuno potrà mai dimostrare l’indimostrabile: che io abbia agito per fini personali”.

“Prendo atto – ha commentato Giovanni Bazoli – della decsiione, che era prevedibile in considerazione dei limiti propri dell’Udienza Preliminare. Il dibattimento sarà certamente la sede più adeguata per accertare che l’intero impegno da me dedicato alla nascita e all’avvio di UBI è stato improntato alla messima correttezza e trasparenza”. Analkoga la reazione di UBI Banca che ribadisce: “Nessun ostacolo alla vigilanza, nessuna omissione informativa, nessuna influenza nel determinare la maggioranza assembleare”. L’istituto guidato da Victor Massiah conferma la correttezza del proprio operato e la totale estraneità ai fatti contestati.

 

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