La caduta dei dazi cinesi sull’auto traina i listini europei. Compresa Piazza Affari che non soffre per ora i nuovi segnali di frenata dell’economia. Milano tiene il passo dei listini europei, mettendo a segno un rialzo dello 0,43% poco sopra 23.100 punti.
Ben più robusto il passo in avanti di Francoforte in salita di quasi un punto percentuale, sostenuto dal rally di Bayer +4,8% (ad un passo dal via libera per l’acquisizione di Monsanto), Continental +2,8%, Bmw +2,4%. L’indice Stoxx dell’automotive è in rialzo dell’1,7%. Fiat Chrysler avanza dello 0,7%. Cnh Industrial +0,6%.
Bene anche Parigi +0,6%. Madrid +0,3%. Fuori dall’Eurozona Londra +0,6%, Zurigo +0,65%.
I future a Wall Street anticipano un avvio in progresso di oltre un punto percentuale. Grazie a Xi Jingping il petrolio estende i forti guadagni della vigilia, con il Brent che si avvicina ai 70 dollari a barile (69,52 dollari alle 12) sul crescente ottimismo per una risoluzione della disputa tra Stati Uniti e Cina senza troppi danni all’economia globale. Eni +0,4%, Saipem +1,6%, dopo che in mattinata sono state depositate le due liste per il rinnovo del Cda.
A febbraio l’indice della produzione industriale ha registrato una diminuzione dello 0,5% rispetto al mese precedente (+2,5% anno su anno), un dato sotto le attese. Preoccupante il calo dei beni di consumo e di quelli durevoli.
Poco mossi i Btp: lo spread si mantiene agevolmente al di sotto dei 130 punti base e in area 127, al livello della chiusura precedente. Domani partono i collocamenti di metà mese: si parte con 6 miliardi di Bot a 12 mesi 12 aprile 2019, importo identico ai fondi in scadenza.
Appuntamento clou è però quello di domani, quando il ministero dell’Economia metterà a disposizione degli investitori tra 7,25 e 9,25 miliardi di titoli a medio-lungo, tra cui il nuovo Btp a tre anni.
Aumentano scambi e prezzi di Telecom Italia +3,4%. Questa mattina il fondo americano Elliott, azionista con l’8,8%, ha reso noto di aver depositato la lista di candidati per il rinnovo del board del colosso di tlc, in vista dell’assemblea del 4 maggio. Sono stati inseriti Alfredo Altavilla, Lucia Morselli, Paola Bonomo e Maria Elena Cappello. Questi quattro nomi si aggiungono ai sei già noti.
Balzo in avanti di Gedi +5,8%. Si riaffaccia l’ipotesi di un interesse di Xavier Niel di Iliad, tra i proprietari di Le Monde.
Riflettori sul settore lusso dopo i conti di Lvmh +4,7%. L’ammiraglia francese del settore ha chiuso l’anno con ricavi in crescita del 13%. Kering guadagna il 2,8% a 434 euro, massimo storico. Moncler +0,4%.
Il paniere dei bancari italiano perde lo 0,3%, meglio del comparto europeo +0,2%. Debole Unicredit -0,9%, l’istituto più esposto verso la Russia (il 2% circa degli attivi), tiene Intesa: è in arrivo l’offerta di Intrum per un portafoglio di 12 miliardi di Npl a prezzi tra 25 e 30% del nominale.
Ubi Banca -1,5%. Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, socio al 5,91%, vuole creare un nocciolo duro che riunisca il 20-25% del capitale, anche in vista di un possibile consolidamento. Il Creval estende il rialzo di ieri, dopo un accordo con Algebris per la cessione di Npl.
Nel resto del listino: Piaggio +1,5%. Nel primo trimestre, le vendite espresse in volumi, sono salite del 6% anno su anno, grazie alla spinta dell’india e dei mercati asiatici. Cerved -0,5%. L’assemblea ha approvato la distribuzione di un dividendo complessivo di 52,7 milioni di euro, pari a 0,27 euro per azione. Rendimento 2,7%. Amplifon +1,7% a 15,28 euro, nuovo record.