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Banca Passadore, nel 2017 l’utile migliore della storia

La banca ha registrato un utile netto in aumento dell’8,2% a 16,4 milioni di euro, nonostante la presenza di oneri straordinari obbligatori.

Banca Passadore, nel 2017 l’utile migliore della storia

ll Consiglio di Amministrazione della Banca Passadore & C. S.p.A., nella sua riunione odierna, ha esaminato il bilancio al 31 dicembre 2017 che verrà portato all’approvazione della prossima Assemblea degli azionisti. 

Nel 2017 la Banca ha registrato una solida crescita sia degli aggregati patrimoniali (impieghi e raccolta) che del risultato economico ad ulteriore conferma dell’efficacia proprio modello operativo.  

In particolare: 

– la raccolta diretta a fine 2017 cresce a 2 miliardi e 578 milioni di euro, con un incremento del 5,4% rispetto all’esercizio precedente;  

– i prestiti alla clientelasegnano un ulteriore aumento del 4,1% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 1 miliardo e 694 milioni di euro e testimoniando il costante supporto finanziario della Banca a famiglie ed imprese. A fine 2017 il rapporto tra i crediti netti in sofferenza e il totale degli impieghi è pari allo 0,82%, percentuale tra le più basse a livello nazionale, con un coverage ratio particolarmente cautelativo del 63% e senza che la banca abbia mai effettuato alcuna cessione di partite deteriorate; 

– i titoli in deposito della clientela salgono a 4 miliardi e 605 milioni di euro (+4,7%), portando il totale delle masse amministrate a 7 miliardi e 183 milioni di euro; 

– prosegue ancora il significativo sviluppo nella qualità e nel numero dei rapporti di nuova acquisizione, nel segmento della clientela sia private che corporate; 

– l’utile netto dell’esercizio 2017 segna un aumento del 8,2% a 16,4 milioni di euro nonostante la presenza di oneri straordinari obbligatori per gli interventi di salvataggio delle banche in default e si configura come il migliore della storia della Banca. L’indice di profittabilità (RoE) sale al 9,37%. 

La dotazione patrimoniale della Banca rimane su livelli elevati: il “CET 1 ratio” è pari al 13,38%, ampiamente superiore al corrispondente coefficiente di capitale richiesto dalla Banca d’Italia in occasione del periodico processo di revisione prudenziale (“SREP”). 

Nel 2018, anno in cui ricorre il 130esimo anniversario della fondazione della Banca, la Banca prevede di ampliare la propria rete territoriale con l’apertura di una filiale a Portofino.  Con tale nuova apertura la Banca può contare su 24 punti operativi, con una presenza che si estende in 7 Regioni e 17 città (Genova, Milano, Roma Torino, Firenze, Parma, Brescia, Aosta, Alessandria, Imperia, La Spezia, Alba, Chiavari, Albenga, Bordighera, Novi Ligure, Portofino). 

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