Inizia oggi una settimana decisiva per Abertis, la società che gestisce le autostrade spagnole contesa fra l’italiana Atlantia e il gruppo Acs di Florentino Peres. Secondo il quotidiano El Mundo, si sta lavorando a un accordo in base al quale Atlantia e Acs acquisiranno il controllo congiunto di Abertis: ciascuna avrà il 50%, una quota da mantenere per almeno 5 anni e senza tagli.
Per Abertis non si profila dunque uno spezzatino, ma una spartizione degli asset all’interno di una gestione in cui la presidenza dovrebbe restare spagnola. Sembra che Atlantia sia molto interessata alle strade a pedaggio in America Latina, mentre Acs sarebbe più concentrata sull’Europa. In ogni caso, trascorsi i cinque anni, una parte degli asset di Abertis potrà essere ceduta in cambio di azioni.
Ma c’è un problema: il tempo per trovare un’intesa scarseggia. La Cnmv, la Consob spagnola, ha dato lunedì il via libera all’Opas di Acs su Abertis. Questo significa che a stretto giro i due contendenti dovranno chiarire se hanno trovato un accordo o se invece procederanno separatamente sul mercato. Tutto quindi sembra indicare l’urgenza di arrivare ad un’intesa già in questa settimana.
Dopo mesi di battaglie e trattative, insomma, ormai l’accordo sulla spartizione va trovato in fretta. Al massimo, si dice, entro questa settimana. Probabilmente non in tempo per l’assemblea di Abertis, in calendario per martedì, ma per l’incontro del governo che si terrà venerdì.
Secondo El Economista, alla fine la quadra passerà per un’offerta congiunta di Atlantia e Acs su Abertis attraverso un nuovo veicolo a un prezzo in linea con il massimo proposto finora: 18,36 euro per azione o 1 centesimo di euro in più se necessario (18,37 euro).