Sull’Italia non arriverà nessun Burian-bis, non ci sarà nessuna nuova ondata di gelo, e non faremo la Pasqua sotto la neve. La bufala che circolava sul web è stata duramente smentita dal centro Epson Meteo che invece rassicura: “La primavera è arrivata. Ci sarà clima instabile, come è normale che sia a marzo, ma non farà più freddo come fino a qualche giorno fa. L’inverno è finito”, spiega a FIRSTonline il meteorologo Raffaele Salerno, confermando che le temperature piacevoli di questi giorni, seppur in ritardo rispetto all’inizio “ufficiale” della primavera (che meteorologicamente parte l’1 marzo), sono destinate sostanzialmente a resistere, nonostante l’arrivo di una nuova perturbazione.
“La nuova perturbazione interessa soprattutto il Centro-Nord nel fine settimana. Ma non porterà a significativi abbassamenti di temperatura: pioverà ma le massime saranno ancora intorno o sopra ai 10 gradi. Al Sud invece, che non è interessato dal peggioramento, si potranno toccare anche temperature da primavera inoltrata, intorno ai 20 gradi”, spiega ancora Salerno di Epson Meteo. Temperature insomma nella norma nonostante la perturbazione, che invece porterà più fresco in altri Paesi come Francia e Spagna. Fresco che arriverà in Italia solo a metà della prossima settimana, ma senza stravolgimenti.
Se le piogge continueranno per tutto marzo è invece difficile dirlo: è un mese pazzo, si sa, ma di certo c’è che l’Italia viene da una fase particolarmente piovosa, che ha fatto dell’allarme sulla siccità un lontano ricordo: “Dopo mesi di siccità – conferma Salerno – abbiamo avuto un inverno con un bilancio idrico in surplus, cioè con precipitazioni ben sopra la media del periodo, soprattutto grazie al mese di febbraio”. A febbraio infatti ci sono state ben 9 perturbazioni (a marzo siamo già a 3), che hanno portato a un saldo di piogge del +82%, quasi il doppio rispetto alla media del periodo.
“A parte in Sardegna, ha piovuto di più ovunque. In Sicilia le piogge sono state del +172%, più del triplo della media”, rivela Epson Meteo. E dal punto di vista delle temperature, rispetto all’allarme sul riscaldamento globale, come è andato l’inverno in Italia? “Alla fine, nonostante il freddo normale di dicembre e quello anomalo di fine febbraio, è stato comunque un inverno sopra la media, anche se molto leggermente. Il saldo del trimestre dicembre-gennaio-febbraio parla di 0,4 gradi in più rispetto alla media dell’ultimo trentennio: un dato comunque inferiore a quello degli inverni 2016 e 2017”.
Ha pesato dunque il clima particolarmente mite del mese di gennaio, “uno dei più caldi degli ultimi 200 anni, soprattutto al Centro-Sud. Va detto però che considerando solo il mese di febbraio, ci sono stati in media 0,7 gradi in meno della media, e anche a dicembre si era finiti leggermente sotto media. Insomma è stato un inverno molto variabile, con picchi in un senso e nell’altro, ma complessivamente mite, anche se non troppo”.