Il sindaco di Milano Giuseppe Sala deve andare a processo, in qualità di ex ad di Expo, per abuso d’ufficio nell’ambito dell’indagine sulla cosiddetta “piastra” di Expo perché avrebbe violato una serie di norme, tra cui quelle del Codice degli appalti, nell‘affidamento diretto senza gara di una fornitura di 6mila alberi alla Mantovani spa. Lo hanno sostenuto i sostituti procuratori generali Vincenzo Calia e Massimo Gaballo ribadendo in udienza preliminare la richiesta di rinvio a giudizio per Sala e gli altri imputati nel procedimento sull’appalto della Piastra dei Servizi.
Nel loro intervento (udienza a porte chiuse) i pg, da quanto si è saputo, si sono soffermati sulla posizione di Sala, dopo aver affrontato questioni procedurali sull’utilizzo di atti e intercettazioni. E hanno evidenziato che, a loro dire, l’illecito contestato al sindaco sussiste perché è avvenuta la violazione delle norme con vantaggio patrimoniale per la Mantovani. Oggi parla anche la difesa di Sala e l’udienza preliminare proseguirà il 22 marzo.
Giuseppe Sala, sindaco di Milano da giugno 2016, ha ricoperto l’incarico di commissario unico di Expo 2015 dal 2013 al 2015 ed è stato amministratore delegato di Expo 2015 S.p.A dal 2010 al febbraio 2016. Per questi fatti contestati, Sala è stato iscritto nel registro degli indagati lo scorso dicembre, ma già in precedenza, nel 2015 e nel 2016, era stato indagato due volte sempre per vicende relative a Expo, poi archiviate.
Lo scorso 17 febbraio ha rilasciato un’intervista a FIRSTonline.