Bene i conti 2017 di Iren: la multiutility emiliana ha chiuso l’ultimo anno solare con i ricavi a quota 3,69 miliardi di euro, in crescita del 12,6% sul 2016. Tale incremento è legato a un forte aumento dei volumi e dei prezzi delle commodity già evidenziato nel corso dei primi nove mesi dell’anno. E’ salito di molto anche l’utile netto, a 237,7 milioni, +32,2%, grazie a una migliore gestione finanziaria, dovuta anche a minori costi di liability management, a migliori risultati delle società consolidate a patrimonio netto e a un minore carico fiscale.
“Quelli presentati oggi nel bilancio 2017 sono i migliori risultati di sempre nella storia di Iren “, ha commentato il presidente di Iren, Paolo Peveraro. Il cda ha proposto un dividendo per azione pari di 0,07 euro, con un aumento del 12% rispetto a quanto distribuito lo scorso anno. L’ebitda si è attestato a 820,2 milioni, +0,7% sul 2016, un risultato che risente di alcuni elementi non ricorrenti del 2017, tra cui la plusvalenza legata alla vendita di una turbina per la produzione di energia elettrica per circa 14 milioni e di un accantonamento per il nuovo piano di incentivo all’esodo pari a -34 milioni.
L’ebit è invece calato dell’1,5% rispetto al 2016 a 420,3 milioni a causa di maggiori ammortamenti connessi in larga parte all’ampliamento, a partire da maggio 2016, del perimetro di consolidamento dovuto ad Atena e alle concessioni residue di Società Acque Potabili, quest’ultime acquisite all’inizio del 2017. L’indebitamento finanziario netto a fine 2017 è sceso a 2,372 miliardi, -85 milioni da fine 2016, e ha beneficiato della robusta generazione di cassa. Gli investimenti tecnici lordi realizzati nel periodo sono stati di 357,3 milioni, in forte crescita rispetto al 2016 (+32%).
“Le ottime performance registrate nel 2017 consolidano i risultati degli anni precedenti e dimostrano la capacità del gruppo di sapersi adattare con rapidità ed efficacia ai profondi cambiamenti che hanno connotato e connoteranno il mondo delle utility e quello dell’energia”, ha commentato Massimiliano Bianco, amministratore delegato di Iren.
Piazza Affari ha apprezzato i conti e ha premiato il titolo che alle ore 10 sale dell’1,8% a 2,47 euro mentre il Ftse Mib oscilla intorno alla parità.