Si è svolto oggi a Milano, presso il centro Congressi Stelline, il seminario promosso congiuntamente dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e da Assonime sul tema “Le competenze doganali per l’attività d’impresa – la classificazione delle merci”. Il workshop è stato il primo di una serie di incontri con le imprese che l’Associazione delle società per azioni e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli dedicherà nel corso dell’anno all’approfondimento degli istituti fondamentali per l’applicazione dei tributi doganali – la classificazione, l’origine e il valore delle merci – tematiche che interessano tutti i settori aziendali coinvolti nelle dinamiche contrattuali con i mercati esteri (management, fiscale, finance, compliance, logistica, commerciale, supply chain, contabilità e amministrazione, security, etc.).
Il settore doganale ha assunto un’importanza strategica per le imprese a seguito dello sviluppo senza precedenti dei rapporti commerciali transnazionali. L’export italiano – attestano i recenti dati dell’Istat – ha registrato nel 2017 un aumento del 7,4% rispetto all’anno precedente, per un ammontare di esportazioni pari a circa 448 miliardi di euro, e le nostre importazioni una crescita ancora maggiore del 9%, raggiungendo quota 400 miliardi. La performance del “made in Italy” nel commercio internazionale è testimoniata dal surplus della bilancia commerciale, pari a 47,5 miliardi di euro, che salgono ad 81 se non si considera la componente energetica.
Per queste considerazioni un elevato standard di cultura doganale è divenuta una priorità per le imprese italiane, soprattutto quelle maggiormente esposte alla competizione internazionale.
In questo scenario la compliance si avvia a diventare l’elemento portante del rapporto fisco-contribuente a livello di tutto il settore fiscale, stante l’evidente convergenza dei principi di fondo che caratterizzano l’istituto delle imposte dirette e dell’Iva con le disposizioni vigenti in materia doganale.
“L’obiettivo dei seminari promossi da Assonime e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – ha sottolineato il Vicedirettore generale di Assonime Ivan Vacca – è di diffondere nelle imprese la consapevolezza dell’importanza che una corretta pianificazione doganale può assumere sull’attività e sulle scelte strategiche aziendali. Il tema di oggi, dedicato alla classificazione delle merci, tocca un aspetto preliminare alla corretta determinazione dell’obbligazione tributaria: le merci che formano oggetto di scambi con Paesi terzi devono essere necessariamente identificate da un codice di classificazione tra quelli presenti nella Tariffa doganale comune. Essa è fondamentale per la corretta applicazione, anche a vantaggio del contribuente, della tariffa daziaria”.
“La pianificazione doganale come leva gestionale – ha rimarcato a sua volta Cinzia Bricca, vice direttore vicario dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – può ridurre costi e tempi incidendo su tutte le funzioni aziendali tradizionali. L’instaurazione di un rapporto leale e collaborativo con la dogana consente di ottimizzare i tempi delle procedure e degli adempimenti integrando il momento doganale nella catena logistica e beneficiando di semplificazioni procedurali e minori controlli”.