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Champions, Roma colpita ma non affondata nel gelo ucraino

La Roma perde per 2-1 contro l’agguerrito Shakhtar ma, se giocherà il ritorno come nel primo tempo, può ribaltare il risultato nel ritorno – Ancora una volta in gol il giovane Under

Champions, Roma colpita ma non affondata nel gelo ucraino

Colpita ma non affondata. La Roma torna dal gelo di Kharkiv con una sconfitta che complica il passaggio del turno ma non lo esclude, anzi: il 13 marzo a Roma basterà un 1-0 (o, in alternativa, qualsiasi vittoria con due gol di scarto) per ribaltare il 2-1 di ieri.

Non è il caso dunque di fasciarsi troppo la testa, tanto più ricordando che lo Shakhtar in versione trasferta tende a trasformarsi in negativo (il Napoli, eliminato nel girone, lo batté con un netto 3-0 al San Paolo), di farsi qualche domanda però sì.

Per esempio, quale sarà la Roma che vedremo all’Olimpico? Quella del primo tempo di ieri, capace di chiudere con un vantaggio persino stretto in relazione alle occasioni create o quella del secondo, rimontata dagli ucraini e salvata dal tracollo solo da un grande Alisson? Di Francesco, e con lui tutto il popolo giallorosso, si augura che la risposta “giusta” sia la prima, altrimenti passare il turno sarà praticamente impossibile.

Al Metalist Stadium s’è vista una Roma a due facce e i motivi non sono del tutto chiari nemmeno al suo allenatore, alle prese con l’ennesima dimostrazione di forza e fragilità allo stesso tempo.

“Mi è sembrato di aver visto due squadre diverse in campo – ha confermato in conferenza stampa. – Sicuramente siamo un po’ calati dal punto di vista fisico ma dopo il primo gol subito avrei voluto cambiare quasi tutti. Nel primo tempo giocavamo per attaccare, nel secondo per gestire un qualcosa che non ho ancora capito. Per questo sono arrabbiato, certi errori che ho visto non sono ammissibili”.

Prevale dunque la parte vuota del bicchiere, almeno a parole. Perché Di Francesco sa bene come il risultato sia ampiamente ribaltabile, soprattutto se i valori dei primi 50 minuti, con la Roma in grado di far male agli avversari in più di un’occasione, venissero confermati. Il gol di Under (41’) era arrivato fin troppo tardi, dopo che Dzeko aveva fallito non una ma due occasioni per battere Pyatov.

Sembrava il là per un trionfo giallorosso, invece nella ripresa Rakitskiy, difensore centrale, lanciava dritto per dritto verso Ferreyra, dribbling secco su Manolas e 1-1 Shakhtar (52’). Da lì nasceva una partita completamente diversa con gli ucraini sugli scudi assieme ad Alisson: il portierone salvava miracolosamente su Marlos (55’) e Taison (63’), prima di arrendersi alla punizione di Fred (70’).

Roma alle corde ma tenuta in piedi dai suoi brasiliani: laddove non arrivava Alisson infatti ci pensava Bruno Peres, spedendo sopra la traversa il pallone calciato a botta sicura da Taison (che nel frattempo avrebbe dovuto essere espulso per una gomitata su Perotti).

Sarebbe stato un duro colpo da assorbire, forse decisivo in chiave qualificazione. Così invece i giochi restano aperti e il 13 marzo ci sono ottime possibilità di ribaltare il risultato. A patto, ovviamente, che in campo vada la Roma “giusta”, non quella sconsiderata del secondo tempo.

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