Deboli le Borse europee dopo i primi segnali di rallentamento dell’economia tedesca. A Milano l’indice Ftse Mib (-0,14%) subisce un lieve ribasso, poco sopra quota 22.500 punti. Attorno alla parità anche Parigi e Francoforte. Avanza Madrid (+0,4%) favorita dalla buona accoglienza all’emissione del nuovo trentennale che in mattinata ha raccolto adesioni per 25,5 miliardi. La piazza peggiore è Londra (-0,4%).
L’indice previsionale Zew ha registrato in febbraio un calo, sia per quanto riguarda la situazione corrente, sia per quanto riguarda le aspettative. Ma i segnali, sottolinea il presidente Achim Wambach,”continuano a mostrare un outlook positivo per l’economia della Germania”. Nei prossimi mesi, si legge nel comunicato, la congiuntura tornerà a crescere.
Sempre dalla Germania arrivano conferme della ripartenza dell’inflazione. In gennaio i prezzi alla produzione sono saliti dello 0,5% mese su mese, del 2,1% anno su anno, oltre le stime degli economisti. In dicembre erano saliti dello 0,2% su mese.
Il rendimento del Bund a dieci anni sale a 0,74% da 0,73% di ieri. Stabile il Btp a 2,04%, spread di nuovo sotto 130 bp. L’euro si indebolisce a 1,233 su dollaro, -0,5%.
Il petrolio Brent perde lo 0,9% a 64,9 dollari il barile. Eni +0,3%, Saipem +0,4%, Tenaris +0,4%.
Positiva l’accoglienza di Piazza Affari ai conti di Poste Italiane, annunciati ieri sera a mercati chiusi. In attesa del piano industriale che sarà presentato tra una settimana, l’azione sale dell’1,3% grazie alla sorpresa positivo di un dividendo in salita a 42 centesimi. Mediobanca ha alzato il target price a 8 euro, rating outperform.
In grande evidenza Telecom Italia, oggi il miglior titolo delle Tlc europee: al momento guadagna il 2,5% a 0,715 euro (+0,1% l’Eurostoxx Tlc). In rosse Mediaset (-0,50%).
Poco mosse le banche, comunque meno colpite dal ribasso del resto d’Europa-0,6% penalizzato dal forte ribasso di Hsbc dopo risultati 2017 deludenti. Debole Banco Bpm (-0,1%). Creval perde lo 0,2%: i diritti dell’aumento, pur rimanendo volatili, rimbalzano del 9% circa dopo il crollo di ieri.
Deboli anche Bper Banca (+0,1%) e Ubi Banca (-0,8%) che stanno trattando la cessione delle loro quote in Nexi, l’ex Istituto centrale delle banche popolari. Intesa Sanpaolo -0,7%. Stamattina UBS ha rafforzato il giudizio Buy, alzando il target price a 3,35 euro da 3,25 euro.
Tra gli industriali in rialzo di circa un punto percentuale Buzzi Unicem, in un settore del cemento incoraggiato dai risultati e dalle prospettive diffusi questa mattina dalla tedesca HeidelbergCement (+2,2% a Francoforte). Inoltre un Tribunale regionale amministrativo ha sospeso parzialmente una multa inflitta dall’Antitrust italiano ad alcune società cementiere.
In fondo al paniere principale Pirelli lascia sul campo l‘1,4%. Fiat Chrysler perde lo 0,7%, Ferrari l’1,3%.