Le Borse europee hanno preso coraggio nel corso della mattinata sull’onda delle indicazioni positive in arrivo da Wall Street, dove i future segnalano un avvio in rialzo di oltre un punto.
La Borsa di Milano, nonostante un rialzo di quasi l’1% circa, poco sotto 22.400 punti, è la meno vivace. Assai più robusto il rimbalzo di Francoforte (quasi l’1,8%), Madrid (+1,7%) e Parigi (in ascesa di un punto e mezzo). Londra segna +1,2%. In grande evidenza anche Zurigo (+1,7%) nel giorno dei conti di Nestlé e Crédit Suisse.
Da segnalare sui listini europei il calo di Heineken, -3,7% dopo il taglio delle stime di crescita.
Anche i mercati del reddito fisso sono in fermento. In attesa dei dati sull’inflazione Usa, previsti per mercoledì, trova conferma il restringimento dello spread tra i Paesi più fragili e l’Europa “core”. Uno studio di Bank of America Merrill Lynch prevede “lo spread tra decennale italiano e tedesco a 80 in 12 mesi, rispetto ai 128 attuali”.
Stamani il Tesoro italiano ha collocato tutti i 6,5 miliardi di euro di Bot a 12 mesi, con un rendimento in rialzo dal minimo storico dell’asta precedente. Il tasso è salito a -0,401% da -0,42% segnato un mese fa. Il bund decennale tratta a 0,77%, il rendimento del Btp è 2,02%. Domani sarà la volta dell’offerta a medio lungo, tra 6,25 e 7,75 miliardi complessivi di Btp a 3, 7 e 30 anni. Oltre all’offerta italiana, la settimana si preannuncia ricca sul primario: tra mercoledì e giovedì sono in agenda aste a medio lungo da Germania, Portogallo, Francia e Spagna.
Poco mosso il rapporto euro-dollaro, a 1,228.
Il petrolio Brent rimbalza dell’1,6%, a 63,80 dollari il barile, dopo il -9% della scorsa settimana. Recuperano in Piazza Affari i titoli energetici. Eni (+1,3%) a fine settimana annuncerà i conti di esercizio. Saipem +1,6%, Tenaris +2,4%.
Nel paniere Ftse Mib, sono 8 titoli su 40 sono in terreno (lievemente) negativo.
Positive le banche sull’onda dei risultati emersi nell’ultima settimana. In evidenza Banco Bpm (+0,94%). Sale Intesa (+0,36%), frena Unicredit (-0,54%).
Mediobanca +1,13%. Stamattina Morgan Stanley ha alzato il target price a 11,8 euro da 11,50 euro. Confermato il giudizio Overweight.
Fuori dal paniere principale nel giorno dei conti avanzano Banca Mediolanum (+0,54%) e Dobank (+0,16%).
In controtendenza Banca Carige (-6,25%), in profondo rosso dopo aver annunciato una perdita di 380,7 milioni (291,7 milioni un anno fa). Molto male anche Banca Monte Paschi (-4,95%) dopo l’annuncio di venerdì sera dei numeri dell’anno scorso, chiusi con una perdita di 3,5 miliardi contro il rosso di 3,2 miliardi dell’anno precedente. Il Cfo ha spiegato nella conference call che l’impatto dalla prima applicazione del nuovo criterio contabile Ifrs9 dal primo gennaio 2018 sarà di 1,2 miliardi.
In ascesa Generali (+1%).
Tra gli industriali, tornano a fioccare gli acquisti su Stm (+1,80% a 17,49 euro). Stamattina Kepler-Cheuvreux ha alzato la raccomandazione a Hold da Reduce, con target invariato a 17,90 euro.
In deciso rialzo Fiat Chrysler (+1,32%) in linea con l’ascesa del settore nel (+1,6%). Bene anche Exor (+0,34%) e Ferrari (+0,40%), che ha annunciato l’intenzione di lanciare un piano di acquisto azioni proprie da 100 milioni di euro.
Nel resto del paniere principale, Enel +1,2% a due giorni dal preconsuntivo dell’esercizio 2017. Telecom Italia +1%. Buzzi +2,8%. Moncler +2,5%.
Tra i titoli minori, Enertronica è in rialzo del 7% dopo aver sottoscritto un contratto preliminare per l’acquisizione del marchio e del know-how di Tecnobus, produttore storico di autobus elettrici sia in Italia che all’estero.