Dopo lo scandalo Dieselgate un’altra, enorme, nube, minaccia i colossi dell’auto tedeschi. Il problema riguarda sempre le emissioni dei motori diesel, ma stavolta l’accusa è ancora più pesante.
Secondo indiscrezioni dei media tedeschi, partite da rivelazioni del New York Times, Volkswagen, Daimler e Bmw avrebbero effettuato test sui gas di scarico usando come cavie scimmie ed esseri umani.
“Usati volontari per prove di respirazione” scrivono Sueddeutsche Zeitung e Stuttgarter Zeitung. In base a quanto riportato dai media tedeschi, la Società di Ricerca europea per l’Ambiente e la Salute nei Trasporti, fondata dai tre colossi dell’auto, avrebbe promosso “un breve studio di inalazione con ossido d’azoto su persone sane”. Nel dettaglio “Venticinque persone sono state sottoposte a controlli presso la clinica universitaria di Aquisgrana dopo che avevano respirato, per diverse ore e in diverse concentrazioni, dell’ossido d’azoto”.
Nel frattempo è già arrivano già le prime smentite dei big dell’auto: Daimler chiarisce che: “Non abbiamo avuto alcuna influenza sugli esperimenti. Prendiamo espressamente le distanze dalle ricerche dell’Eugt. Siamo sconvolti dal tipo di esami condotti. E condanniamo aspramente questi test”.
Per Volkswagen interviene Hans Dieter Poetsch, presidente del Consiglio di sorveglianza del gruppo tedesco: i test dei gas sulle scimmie, ha dichiarato, “non sono in alcun modo accettabili. Prendo le distanze con tutte le forze da pratiche del genere e farò tutto il possibile perché vi sia un’indagine completa sulle procedure. E chi ha la responsabilità ne risponderà”.
Angela Merkel, tramite il suo portavoce Steffen Seibert, condanna gli esperimenti dell’industria dell’auto sui gas di scarico: “Questi test sugli animali e perfino sulle persone non trovano alcuna giustificazione sul piano etico. L’indignazione di tante persone è assolutamente comprensibile”.