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Milan-Lazio, sfida verità. Inter e Roma, corsa per la Champions

L’incontro di San Siro dirà se i rossoneri sono risorti e se la Lazio può legittimamente difendere il suo terzo posto in classifica – Ma Inter e Roma non possono perdere terreno se vogliono continuare a coltivare il sogno Champions.

Milan-Lazio, sfida verità. Inter e Roma, corsa per la Champions

Vietato sbagliare. La lotta per la zona Champions è entrata nel vivo è mai come ora il margine d’errore si riduce al minimo, pena rischiare di allontanarsi dall’obiettivo di una stagione. Spal-Inter (ore 12.30), Roma-Sampdoria (20.45) e, soprattutto, Milan-Lazio (18) ci diranno molto su quali siano i nuovi equilibri di questa corsa che vede tre squadre per soli due posti: qualcuno, fatalmente, rimarrà con un cerino in mano, ora non resta che vedere di chi si tratterà. Il match clou è sicuramente quello di San Siro, dove la lanciatissima Lazio di Inzaghi farà visita al ritrovato Milan di Gattuso. Inutile dire che la lotta al quarto posto non riguarda i rossoneri, ma anche che gli stessi non possono certo permettersi passi falsi proprio ora che le cose sembrano iniziare a girare. “Loro hanno qualità tecniche e fisiche, dovremo fare una grandissima partita – il pensiero di Rino. – Siamo in un buon momento ma è necessario alzare l’asticella, basti pensare che finora non abbiamo mai vinto contro le squadre che ci stanno sopra in classifica. Ci siamo preparati bene, ora vedremo cosa dirà il campo”.

“Penso che valutiamo i giocatori singolarmente solo la Juve abbia più qualità di loro – ha replicato Inzaghi. – Parliamo di una grandissima squadra che ha impiegato più tempo degli altri a inserire i nuovi ma che ora ha capito cosa vuole il suo allenatore. Se vogliamo vincere a San Siro dobbiamo fare un’impresa”. Spettacolo in vista insomma, con due squadre pronte ad affrontarsi a viso aperto e senza esclusione di colpi. Gattuso confermerà l’undici vittorioso sul Cagliari, eccezion fatta per lo squalificato Rodriguez. Dunque sarà 4-3-3 con Donnarumma in porta, Antonelli, Bonucci, Romagnoli e Calabria in difesa, Kessie, Biglia e Bonaventura a centrocampo, Suso, Kalinic e Calhanoglu in attacco. Inzaghi invece dovrà nuovamente fare a meno di Immobile, che verrà preservato per la prossima partita col Milan, quella di Coppa Italia di mercoledì. Il tecnico bianco celeste schiererà un 3-5-1-1 con Strakosha tra i pali, Bastos, De Vrij e Radu nel reparto arretrato, Marusic, Parolo, Lucas Leiva, Milinkovic-Savic e Lulic in mediana, Luis Alberto a supporto dell’unica punta Nani (in vantaggio su Felipe Anderson e Caicedo). Ad inaugurare la domenica calcistica sarà però l’Inter di Luciano Spalletti, attesa dalla trasferta di Ferrara in casa della Spal. Inutile dire che l’obiettivo è quello di ritrovare la vittoria dopo 6 partite di astinenza, pena aprire ufficialmente il faldone della crisi.

“In questi giorni ho visto dei miglioramenti, mi sento abbastanza tranquillo – le parole del tecnico nerazzurro. – Bisogna tornare a vincere e mostrare qualcosa di diverso rispetto a prima, negli ultimi tempi ci sono stati dei passi indietro”. Espugnare Ferrara insomma sembra essere l’unica cosa da fare e Spalletti, in attesa di capire se il mercato potrà ancora regalargli qualche cosa, è pronto a confermare il solito 4-2-3-1 con Handanovic in porta, Cancelo, Skriniar, Miranda e D’Ambrosio in difesa, Vecino e Borja Valero a centrocampo, Candreva, Brozovic e Perisic sulla trequarti, Icardi in attacco. 3-5-2 d’ordinanza anche per Semplici, che tenterà lo scalpo illustre con Gomis tra i pali, Cionek, Vicari e Felipe nel reparto arretrato, Lazzari, Kurtic, Viviani, Grassi e Mattiello in mediana alle spalle della coppia offensiva composta da Floccari e Antenucci. Nel posticipo, infine, sarà la volta della Roma, impegnata in uno strano dejavu contro quella Sampdoria già affrontata mercoledì a Genova. Lì si trattava del recupero della terza giornata, qui invece siamo alla 22esima ma poco importa: proprio il pari infrasettimanale ha relegato i giallorossi al quinto posto è un risultato negativo complicherebbe ulteriormente le cose.

La buona notizia è che Dzeko, contrariamente a quanto si potesse pensare fino a qualche ora fa, non è (ancora) stato venduto al Chelsea, dunque Di Francesco potrà contare su di lui, già decisivo mercoledì con il gol che ha evitato la sconfitta. “C’è una trattativa in corso e lo sapete, io però non ho nessun vincolo sull’utilizzo suo e di Emerson – ha spiegato il tecnico. – Ho scelto di allenare questa squadra anche nelle difficoltà, mi auguro che Dzeko possa restare ma indipendentemente da questo dobbiamo ritrovare la vittoria”. Per farlo schiererà un 4-3-3 con Alisson in porta, Florenzi, Manolas, Juan Jesus e Kolarov in difesa, Pellegrini, Strootman e Nainggolan a centrocampo, El Shaarawy, Dzeko e Gerson in attacco. 4-3-1-2 classico anche per Giampaolo, che risponderà con Viviano tra i pali, Bereszynski, Silvestre, Ferrari e Murru nel reparto arretrato, Barreto, Torreira e Linetty in mediana, Ramirez sulla trequarti a supporto della coppia offensiva Caprari-Zapata.

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