Il settore dell’elettrodomestico italiano non sembra trovare pace. Alla vertenza della Embraco di Riva di Chieri (To), di cui la multinazionale americana Whirlpool ha annunciato la chiusura, oggi si rischia di sommare, per ragioni completamente diverse e tutte italiane, anche la JP Industries (ex-Antonio Merloni) e con essa, gli oltre 700 lavoratori.
Il Gruppo JP ha rilevato i due stabilimenti Ex-Merloni in Umbria e nelle Marche, a cui si collega la vicenda della Ghergo Gi &E. “La produzione rispettivamente frigoriferi e lavatrici – ha dichiarato il Segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli in una nota diffusa dal sindacato –, ormai da anni si trova ad affrontare gli strascichi di un contenzioso promosso dalle banche creditrici dell’ex Merloni: Mps e Unicredit a Veneto Banca”.
“La mancanza di apertura al credito da parte delle banche – ha proseguito Bentivogli – sta infatti rischiando di far saltare l’unica possibilità di rilancio dei due siti, che in questa fase, potrebbero agganciare la pur timida di ripresa del mercato del bianco. Sono 700 posti di lavoro a rischio, in un territorio come quello del Centro Italia già duramente colpito dal terremoto e dalla crisi. Serve un intervento del Governo affinché fatte salve le dovute garanzie del piano industriale di rilancio, le banche aprano con le necessarie risorse finanziare, non si possono scaricare sui lavoratori responsabilità di cui hanno alcuna colpa”.
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