Un mercato di attesa. Le big nostrane sono alla ricerca del colpo “giusto”, quello in grado di cambiare le sorti di una stagione ormai entrata nel secondo giro di boa e dunque nella sua fase più calda. Certo, la storia insegna che muoversi a gennaio è molto più difficile che in estate, un po’ per questioni numeriche (sul mercato ci sono molti meno giocatori), un po’ economiche (i budget, si sa, sono decisamente più sottili), eppure la possibilità di chiudere affari importanti c’è, eccome se c’è. I soldi veri però sembrano muoversi soltanto tra Inghilterra e Spagna, ragion per cui quello italiano dovrà essere un mercato sostanzialmente fatto di idee e competenze.
Il discorso vale per tutti, a cominciare dall’Inter di Luciano Spalletti. Il tecnico aveva sperato in un intervento deciso da parte della società, invece dovrà incrociare le dita e sperare che la coppia Sabatini-Ausilio riesca a tirar fuori il classico “coniglio dal cilindro”.
Solo un gioco di prestigio, infatti, permetterà ai direttori nerazzurri di operare sul mercato: l’iniezione di denaro da parte di Suning non ci sarà e questo rende maledettamente difficile qualsiasi movimento. Le idee però non mancano a cominciare da Rafinha, centrocampista brasiliano finito ai margini del Barcellona dopo il brutto infortunio dello scorso anno.
I blaugrana sembrano disposti a cederlo in prestito con diritto di riscatto, formula che va bene all’Inter che potrebbe così correre questa sorta di rischio calcolato. Più difficile invece arrivare a Deulofeu, per cui il Barça vorrebbe monetizzare subito. Sullo spagnolo ex Milan, inoltre, c’è anche il Napoli, deciso a regalare a Sarri un ricambio all’altezza per l’attacco.
Il primo nome sulla lista in realtà sarebbe quello di Verdi ma l’esterno del Bologna, preoccupato di finire in panchina, sta prendendo tempo: gli azzurri hanno deciso di aspettare fino al termine della settimana, dopodiché vireranno su Deulofeu. Molto comunque dipenderà dal giocatore ma è chiaro che l’Inter, impossibilitata ad acquistare a titolo definitivo, non è certo la favorita.
Resta vigile anche la Juventus, all’apparenza a posto così eppure decisa a non farsi scappare eventuali occasioni per rinforzarsi ulteriormente. Certo, qui le esigenze tecniche sono diverse e non per forza legate a questa stagione. La trattativa con Emre Can per esempio riguarda la prossima, con il tedesco pronto a sbarcare a Torino addirittura a parametro zero.
Non male per un ragazzo di 23 anni che ha già fatto vedere numeri importantissimi, non a caso il Liverpool, nella speranza di convincerlo a rinnovare il contratto, lo ha dichiarato incedibile fin quando ha potuto. Anche il nome di Cristante va visto in un’ottica futura, mentre il presente potrebbe rimanere così com’è salvo occasioni dell’ultimo momento, tipo il giovane Ceballos, talentuosissimo centrocampista del Real Madrid chiuso però dai soliti Modric e Kroos.
Dopo un’estate senza limiti anche per il Milan è arrivato il tempo di fare i conti con le ristrettezze economiche, oltre che con una rosa troppo ampia a prescindere. Gustavo Gomez, Paletta e Antonelli sono sul mercato, col primo che potrebbe rientrare in uno scambio con l’Udinese (più soldi) per Jankto, giovane mezzala che ha sin qui fatto benissimo.
Lo scossone vero e proprio potrebbe arrivare solo in caso di cessioni eccellenti, al momento però sembra difficile che possano realizzarsi a meno che qualcuno non si presenti in via Aldo Rossi con offerte irrifiutabili. Solo così il Milan potrebbe lasciar partire André Silva o Kalinic: i due hanno deluso, è vero, ma il club non può permettersi minusvalenze.
Staremo a vedere anche cos’accadrà nella Capitale, con Roma e Lazio alle prese con un mercato difficile nel quale le esigenze tecniche dovranno collimare con quelle economiche. I giallorossi per esempio hanno bisogno di un terzino e hanno individuato in Darmian l’uomo giusto, il Manchester Uniter però pretende quantomeno l’obbligo di riscatto e questo sarà possibile solo in caso di cessione di Bruno Peres, richiesto dal Benfica con una formula simile.
Il popolo giallorosso si augura che quella del brasiliano sia l’unica uscita, rimandando invece all’estate i discorsi relativi a Strootman ed Emerson Palmieri, comunque destinati a cambiare maglia.
La Lazio invece è alle prese con i “soliti” problemi legati ai rinnovi di contratto: per un De Vrij che non vuole firmare (e che va verso la scadenza di contratto) c’è un Luis Alberto vicinissimo a farlo. Il suo contratto fino al 2022 è pronto e Lotito spera così di blindare uno dei maggiori talenti della sua rosa.