L’anno appena concluso è stato positivo per il mercato italiano dell’auto. L’Italia, quarto paese per volumi alle spalle di Germania, Francia e Regno Unito, ha fatto registrare un milione e 970mila immatricolazioni nel 2017, con il tasso di crescita più alto fra quelli dei principali mercati (+7,9%).
I livelli pre-crisi sono però ancora lontani. Il settore chiuse il 2007 con circa due milioni e mezzo di vetture immatricolate.
Si tratta del terzo anno consecutivo di recupero di volumi. Il mese di dicembre ha però segnato una inattesa battuta d’arresto (-3,17% di immatricolazioni rispetto a dicembre 2016). Gli operatori e gli analisti del settore si aspettano che il 2018 possa essere l’anno del superamento della soglia dei due milioni di registrazioni.
Il 2017 è stato caratterizzato dall’avvento di importanti novità, su tutte la crescita della quota di auto ad alimentazioni alternative. Per questa tipologia di vetture le immatricolazioni sono cresciute del 25% da gennaio a novembre, portando la quota di mercato delle auto ibride, elettriche e a gas all’11,6% da inizio anno. Il mercato è ancora dominato dalle auto a diesel (56,4% delle nuove auto immatricolate), seguite da quelle alimentate a benzina (32%). Boom delle immatricolazioni di vetture a Km 0, 100mila in più rispetto al 2016, 17% del totale delle nuove registrazioni.
Fra gli operatori del settore, Fiat Chrysler Automobiles ha chiuso il 2017 con una crescita delle immatricolazioni rispetto al 2016 del 5,5% (557.500 vetture in più). Fca detiene ancora la più importante fetta del mercato (28,3%) nonostante la contrazione del mercato nel mese di dicembre.
Crescono le vendite dei marchi Alfa Romeo (successi per Giulia e Stelvio), Jeep e Fiat. Per Jeep si tratta del miglior anno di sempre (+22,3% di immatricolazioni) grazie agli ottimi risultati dei modelli Renegade e Compass.