Potrebbe partire a gennaio la più grande operazione di vendita di asset fotovoltaici mai realizzata in Italia, favorendo così il processo di concentrazione di un settore ancora troppo frammentato e con incentivi statali in progressivo esaurimento. L‘operatore di private equity Terra Firma sta cercando di accelerare la cessione di RTR-Rete Rinnovabile, società a cui fa capo un portafoglio di impianti fotovoltaici per 332 megawatt.
E’ quanto riferiscono tre fonti vicine alla situazione, riportate da Reuters, aggiungendo che il controvalore del deal, in termini di equity value, è pari a 1-1,2 miliardi di euro. Il via all‘operazione, in cantiere da mesi, è atteso per il prossimo gennaio.
Tra i potenziali acquirenti, secondo le fonti, figurano EF Solare Italia, joint venture tra Enel e F2i.
“Enel-F2i è un compratore naturale, ma parecchi soggetti stanno guardando al deal. E’ un portafoglio di grandi dimensioni, sarà un processo affollato”, spiega una delle fonti.
Nella cessione Terra Firma si avvale della consulenza di UniCredit, JPMorgan e Jefferies e dopo aver a lungo valutato l‘ipotesi di vendere gli asset separatamente, Terra Firma avrebbe optato per la cessione in blocco.
Tra gli altri potenziali acquirenti, Quercus Investment Partners, Tages ed Erg. Un‘altra fonte indica come possibile il coinvolgimento di fondi pensione canadesi e investitori cinesi.
Terra Firma, Quercus, Erg e Tages non hanno voluto commentare. Enel aveva detto nei mesi scorsi che avrebbe valutato l‘operazione.
RTR ha chiuso il 2016 con ricavi pari a 146 milioni di euro, un ebitda di 120 milioni e un indebitamento pari a circa 900 milioni. L‘acquisizione verrebbe accompagnata dal rifinanziamento del debito.