L’ultimo record in ordine di tempo l’ha messo a segno la Borsa di Hong Kong: l’indice Hang Seng ha superato il tetto dei 30 mila punti, un muro che resisteva da dieci anni. Fa ancor meglio Taiwan, ai massimi dal ’90, sostenuta dagli acquisti sui fornitori di Apple (ieri +2%). I primati seguono di poche ore il poker dei mercati Usa: hanno chiuso ai nuovi massimi sia gli indici principali (Dow, S&P e Nasdaq) sia il Russell 2000, il listino delle Pmi. La congiuntura favorevole coinvolge anche i listini emergenti: l’indice Morgan Stanley Capital Index Emerging Markets è ai massimi degli ultimi sei anni.
VICINO L’ACCORDO SULLA BREXIT
La crisi politica tedesca non impedisce all’Europa di partecipare al rally. Anzi, è proprio l’industria dell’auto tedesca a trainare Francoforte in vetta ai listini del Vecchio Continente. E, se sarà confermato lo scoop del Financial Times, è ormai ad un passo l’accordo sulla Brexit tra Bruxelles e Londra, disposta a saldare i conti con un versamento di 40 miliardi.
In questa cornice, anche gli ultimi acciacchi delle banche italiane fanno meno paura. Insomma, le Borse si accingono a celebrare la festa del Ringraziamento (domani saranno chiuse Wall Street e Tokyo) d’ottimo umore. Venerdì comincerà l’assalto dello shopping in America. Ma non solo: Chow Tai Fook, il più importante gioielliere cinese, annuncia vendite in crescita a doppia cifra sia a Hong Kong che nel resto del Paese.
IL TECH FA VOLARE L’ASIA, POKER DI RECORD A NEW YORK
Meteo Borsa non può che segnalare bel tempo un po’ ovunque. Galoppano in Asia i mercati dove più forte è la presenza di società della tecnologia, compresa Seul (indice Kospi +0,6%).
La Borsa del Giappone si avvia a chiudere in rialzo, nonostante lo yen si stia rivalutando sul dollaro, un andamento che penalizza le esportazioni: Nikkei +0,5%. L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen sale dello 0,4%.
OGGI LE MINUTE FED, FCC CANCELLA LA NET NEUTRALITY
Wall Street è ai massimi di sempre: Dow Jones +0,69% a 23.590,83 punti, S&P 500 +0,65% a 2.599,83 punti dopo aver bucato nel corso della seduta quota 2.600. Nasdaq +1,1%, a 6862,48.
Goldman Sachs ha alzato le stime sui profitti societari per il biennio 2018/19 alla luce della prossima riforma del fisco, del miglioramento della congiuntura economica e di un andamento dei tassi più soft di quanto già previsto.
Oggi saranno pubblicate le minute della riunione della Fed di novembre, uno degli ultimi meeting guidati da Janet Yellen, che ha confermato la sua uscita dalla banca a febbraio.
Dopo la decisione di porre il veto sulla fusione Att-Time Warner, si profila un’altra decisione controversa di un’authority: la Fcc ha annunciato di voler smantellare già a dicembre la “net neutrality”, permettendo così ai provider (Comcast, Verizon, la stessa Att) di decidere quali contenuti e a quale prezzo potranno arrivare agli altri utenti. Ci rimettono Google e Facebook, ieri comunque in forte rialzo come gli altri titoli tech.
CALANO LE SCORTE, SALE IL PETROLIO
Il petrolio Brent è scambiato stamattina, sulle piazze asiatiche, a 62,9 dollari il barile, in rialzo dello 0,7%, dal +0,5% di ieri. Massimo degli ultimi due anni per il greggio WTI, a 57,7 dollari il barile (+1,7%). I dati preliminari sulle scorte di petrolio degli Stati Uniti, dicono che il livello degli stoccaggi di greggio dovrebbe registrare un calo di 6,4 milioni di barile. Il dato ufficiale viene diffuso oggi pomeriggio.
Tonici i petroliferi in Piazza Affari: Eni +0,8%, Saipem +3,12%, Tenaris +3,31%.
OGGI LA PAGELLA UE SULLA MANOVRA. MILANO +0,6%
Giornata positiva anche per i listini europei dopo un inizio di seduta debole dovuto per le preoccupazioni sul fronte politico tedesco. Fa eccezione Madrid (-0,48%).
Oggi la Commissione europea rende note le sue opinioni sui bilanci dei paesi dell’Unione. Prevista anche la stima flash sulla fiducia dei consumatori.
A Milano l’indice Ftse Mib è salito dello 0,62% a 22.326 punti. La chiusura sopra i 22.300 punti, secondo l’analisi tecnica, può significar la ripresa del trend rialzista con obiettivo di breve tra 22.800 e 23.139 punti.
Il Dax di Francoforte (+0,83%) è stato ieri l’indice migliore, a dimostrazione che il rischio di elezioni anticipate non è in grado di sconvolgere il quadro di fondo della borsa tedesca. secondo Geoffrey Yu, analista di Ubs Wealth Management, gli investitori non sembrano “intenzionati a giocare sugli eventi politici nel breve periodo”.
Parigi ha guadagnato lo 0,48%. In ascesa anche Londra: +0,30%.
Chiusura in rialzo per l’obbligazionario italiano, che si è mosso in territorio positivo per tutta la seduta, sostenuto anche dall’annuncio dell’operazione di riacquisto di titoli di Stato di oggi da parte del Tesoro. Lo spread Btp/Bund ha toccato in mattinata un minimo a 141 punti per poi chiudere a 142 (da 145).
IL BTP SCIVOLA ALL’1,75%. OGGI IL BUY BACK DEL TESORO
Il tasso decennale è sceso fino 1,75%, per terminare la seduta in area 1,77% da 1,81% della chiusura di ieri. L’ultima operazione di riacquisto titoli tramite cassa condotta dal Tesoro risale al dicembre 2014, con un importo di titoli ritirati pari a 4,036 miliardi. A mercati chiusi il Tesoro comunicherà i dettagli dell’offerta dell’asta di lunedì 27 novembre, che dovrebbe comprendere Ctz e titoli indicizzati all’inflazione della zona euro.
Secondo Intesa, l’offerta dovrebbe limitarsi a 2 miliardi di Ctz. Sempre Intesa prevede che il 28 novembre verranno offerti 5,5 miliardi di Bot semestrali, a fronte dei 6 miliardi in scadenza. Per il medio-lungo, le previsioni sono per l’emissione di 2 miliardi di Btp 5 anni, 2 miliardi di Btp 10 anni e 1,5 miliardi di Ccteu. Quest’ultima dovrebbe essere l’ultima asta a medio-lungo a regolamento sul 2017.
SOCI IN ARRIVO PER CARIGE. UN PARTNER ANCHE PER CREVAL
Tra banche in media piatte (-0,11% l‘indice europeo), Carige balza del 53,26% dopo il crollo del 37,5% archiviato ieri in vista dell‘aumento di capitale iperdiluitivo che parte oggi a seguito del via libera Consob. Algebris, Credito Fondiario e alcuni hedge fund parteciperanno all’operazione.
Strappa anche Creval con un rialzo del 15,35%. A sostenere il titolo contribuiscono oggi le indiscrezioni su un interesse di Cerberus Capital Management per la banca.
MPS, ARRIVA LA SQUADRA DEL NUOVO CDA
In altalena Monte Paschi (-4,62%), in forte ribasso dopo un avvio positivo. Oggi è in programma la presentazione delle liste per il nuovo Cda in vista dell’assemblea del prossimo 18 dicembre. La presentazione delle liste è attesa per domani. Per quella di maggioranza, che sarà presentata dal Tesoro, sembra profilarsi la conferma del presidente uscente, Alessandro Falciai.
Prevista la presenza del direttore generale del Tesoro Vincenzo La Via e la conferma dell’ad Marco Morelli. Una lista di minoranza sarà presentata dalle Generali, secondo azionista di Rocca Salimbeni con una quota vicino al 4%. Al Leone potrebbero andare tre posti nel board a meno che non venga presentata anche una lista dei fondi.
Ubi -2,5%. Mediobanca lascia sul terreno l‘1,6%
LA CEDOLA ENEL FA SCINTILLE
Titolo clou della giornata è stata Enel (+2,6%). L’investor day londinese non ha tradito le attese. Equita Sim scrive che “sono arrivate indicazioni positive dal piano che presenta target in linea con le nostre anticipazioni ma decisamente superiori al consensus”.
Sono positive soprattutto le indicazioni sul dividendo, dovrebbe essere perlomeno 0,28 euro per l’anno prossimo, in pagamento nel 2019. Gli obiettivi per il 2018 ed il 2019 sono gli stessi del vecchio piano, le novità sono tutte nell’ultimo anno. Nel 2020 l’Ebitda dovrebbe arrivare a 18,2 miliardi, da 17,2 miliardi del 2019.
RIPARTE L’AUTO, DECOLLA LEONARDO
L’indice Stoxx dell’automotive europea è in rialzo dell’1,4%. A Piazza Affari
Fiat Chrysler +1,3%: la società potrebbe rafforzare la collaborazione industriale e commerciale con Guangzhou Automobile Group. Pirelli +2%, Ferrari +1,3%, Brembo +2%.
Bene nell’industria anche Leonardo (+2,4%). Stm guadagna l’1,7%, in linea con il +1,4% dell’indice Stoxx dei tecnologici europei e con l’Etf Spdr Msci Europe Technology. L’indice Philadelphia Semiconductor sale dell’1% e tocca nuovi massimi storici.
SI RISOLLEVA GEOX, SALE TXT
Tra le mid/small cap sono parecchi i titoli in guadagno di oltre due punti percentuali. Astaldi +11%: Fitch ha tagliato il rating di Astaldi a B da B+, con outlook negativo. Geox +10%, Txt e-Solutions +7%, GPI +6%, Italiaonline+5%. Pochi i titoli in rosso: Safilo -3%, Trevi -2%.