Sterlina in netto calo nei confronti delle principali valute. Nelle ultime ore il pound è calato di oltre lo 0,70% rispetto al dollaro (1,3098) e dello 0,55% rispetto all’euro (0,8890).
Pesa sulla moneta britannica il futuro sempre più incerto della premier Theresa May. Secondo alcuni media inglesi, 40 parlamentari conservatori avrebbero scritto una lettera di sfiducia nei confronti della numero uno di Downing Street. Per avviare un cambio al vertice sarebbero sufficienti 32 consensi.
Il malcontento del partito è legato agli scarsi risultati ottenuti fin qui dal governo di Londra nella trattativa per la Brexit.
Il negoziato, in effetti, è ancora in stallo: Bruxelles non intende passare alla fase due, quella sui futuri accordi commerciali tra Regno Unito e Ue, fino a quando non sarà trovata la quadra sul conto che Londra dovrà pagare prima di dire addio all’Europa unita.
Un altro punto controverso (e strategico) della trattativa riguarda la futura gestione della frontiera tra Irlanda del Nord e Repubblica d’Irlanda. Non è ancora chiaro, inoltre, quale sarà lo status giuridico di cui potranno godere i milioni di cittadini comunitari attualmente residenti in Gran Bretagna.
Ad aggravare ulteriormente il quadro per il governo May si sono aggiunte di recente le dimissioni di due ministri: Priti Patel, segretario internazionale per lo sviluppo, ha lasciato il Cabinet la scorsa settimana in scia a presunti incontri non autorizzati con funzionari israeliani, mentre il segretario alla Difesa Micheal Fallon si è dimesso a inizio novembre per presunte molestie.
