Condividi

Fmi, Lagarde: sì a moneta virtuale

Il direttore generale del Fmi ritiene possibile che il Fondo sviluppi una suo criptomoneta “per essere più efficiente e meno costoso”. Nel frattempo il bitcoin macina nuovi record: da inizio d’anno la valuta virtuale si è rivalutata del 480% e venerdì ha superato i 5.865 dollari

Visto lo strepitoso successo di Bitcoin, anche il Fondo monetario non esclude di varare una propria moneta virtuale.

E’ stata proprio Christine Lagarde, direttore generale del Fmi che sta tenendo a Washington l’assemblea annuale, a dichiarare che il Fondo potrebbe arrivare a sviluppare una sua criptovaluta.

Facendo riferimento allo Special Drawing Right (SDR), il basket di valute di riserva dell’istituto di Washington, l’ex ministro francese delle Finanze ha detto: “Guarderemo a come potrà usare questa tecnologia [quella delle valute virtuali] per essere più efficiente e meno costoso”. Come aveva detto a fine settembre durante un discorso alla Bank of England, Lagarde è tornata a premere su regolatori e banche centrali affinché non sottovalutino gli sviluppi delle valute digitali.

Il Bitcoin ha segnato venerdì un nuovo record: stando ai dati di CoinDesk, ha raggiunto il massimo storico di 5.865,10 dollari, in aumento del 480% da inizio anno. Subito dopo, a conferma della fortissima volatilità che caratterizza la valuta digitale, ha perso terreno tornando attorno ai 5.400 dollari, sulla scia delle prese di profitto da parte degli investitori. La capitalizzazione di mercato, ovvero il valore complessivo dei bitcoin in circolazione, è salita a 97 miliardi di dollari.

A fare da traino sono ancora le indiscrezioni sul fatto che la Cina potrebbe dare il via libera alla ripresa del trading di bitcoin, dando alle piattaforme di scambio le necessarie licenze. Il mese scorso Pechino aveva imposto forti limitazioni, cosa che aveva contribuito al rallentamento della corsa della moneta virtuale.

Commenta