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Rottamazione cartelle: scade la seconda rata, progetto sanatoria bis

Oggi, 2 ottobre, scade il termine per pagare la seconda rata – Intanto, il governo pensa di riaprire i termini e di varare una vera e propria rottamazione bis con la manovra 2018

Novità in vista sulla rottamazione delle cartelle esattoriali. Oggi, lunedì 2 ottobre, scade il termine per il pagamento della seconda rata, ma i giochi potrebbero riaprirsi ben presto. Come scrive oggi il Corriere della Sera, le idee sul tavolo del Governo sono due.

La prima è di riaprire i termini della rottamazione per ammettere parte delle domande scartate, recuperare i contribuenti che non hanno aderito e magari si sono pentiti così come quelli che hanno perso il diritto alla sanatoria per aver versato in ritardo la prima rata.

La seconda ipotesi è ancora più importante. Si parla infatti di una vera e propria rottamazione bis, che coprirebbe le cartelle notificate nei primi tre o sei mesi del 2017. La misura potrebbe rientrare nella prossima legge di bilancio come una delle coperture per il pacchetto di interventi pro-crescita.

Del resto, la prima edizione della rottamazione è stata un successo: l’adesione di oltre un milione di contribuenti potrebbe portare nelle casse dello Stato almeno un miliardo e mezzo in più dei 7,2 preventivati dal Governo nel biennio 2016-17.

Intanto, chi ha aderito alla rottamazione in corso e non paga entro oggi la seconda rata perde i benefici della sanatoria e nei suoi confronti l’Agenzia delle Entrate riprenderà le normali procedure di riscossione, senza sconti su interessi e sanzioni.

COSA SI PAGA?

In generale, la rottamazione delle cartelle prevede che chi ha aderito paghi l’importo residuo delle somme inizialmente richieste dal Fisco, ma non le sanzioni né gli interessi di mora. Sulle multe stradali, invece, non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.

COME SI PAGA?

I canali di pagamento sono diversi:
– Sportelli bancomat degli istituti di credito che hanno aderito ai servizi di pagamento CBILL del Consorzio CBI (Customer to Business Interaction).
– Domiciliazione bancaria (ma attenzione: per aderire al servizio di addebito diretto su conto corrente è necessario che la richiesta sia presentata alla banca del titolare del conto almeno 20 giorni prima della scadenza della rata).
– Sportelli bancari.
– Internet banking.
– Uffici postali.
– Tabaccai convenzionati con Banca 5 SpA, tramite i circuiti Sisal e Lottomatica.
– Il portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it tramite PagoPa l’App Equiclick tramite PagoPa.
– Uno dei 200 sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione.

COME FUNZIONANO LE RATE?

La legge consente di pagare in un’unica soluzione oppure a rate (da una a cinque). Nel secondo caso il 70% del dovuto dovrà essere versato nel 2017 e il restante 30% l’anno prossimo.

Chi non paga una rata o lo fa in ritardo perde i benefici previsti dalla rottamazione delle cartelle. In questi casi, perciò, il Fisco riprenderà le normali attività di riscossione, ovviamente scalando dal debito complessivo le eventuali rate già versate dal contribuente.

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