Elezioni anticipate in Giappone. Il primo ministro Shinzo Abe ha annunciato che scioglierà la Camera bassa il 28 settembre: di conseguenza, entro i 40 giorni successivi il Paese sarà chiamato al voto. La scadenza naturale della legislatura sarebbe stata a dicembre del 2018. Secondo l’agenzia di stampa Kyodo, i piani della coalizione di governo sono di portare i giapponesi alle urne il 22 ottobre.
Abe intende approfittare del momento di debolezza delle opposizioni per ottenere una maggioranza che renda più agevole il suo piano di riforme, soprattutto in tema di sicurezza e difesa alla luce della crisi nordcoreana.
Proprio le minacce di Pyongyang hanno ricompattato gli elettori attorno al leader e al governo, che vogliono dotare il Giappone di una maggiore capacità di reazione militare. Secondo un recente sondaggio, i giapponesi approvano la linea dura adottata da Abe sulla Corea del Nord.
Per il quotidiano economico Nikkei, il 44% degli elettori voterebbe per il partito Liberal democratico di Abe, mentre solo l’8% sarebbe a favore del Partito democratico, principale formazione d’opposizione, che ha criticato la scelta la scelta delle elezioni anticipate sostenendo che che il Primo ministro voglia solo spostare l’attenzione dagli scandali in cui è coinvolto. In particolare, un’imbarazzante vicenda in cui lui e la moglie sono stati accusati di aver aiutato un amico personale a istituire una scuola dai metodi discussi.