Il costo maggiore legato allo sviluppo delle reti a banda larga è rappresentato dagli scavi, necessari per inserire i cavi corrugati. Proprio per cercare di aggirare l’elevato costo, Tim e Utilitalia hanno siglato un accordo di intesa che mira a facilitare l’utilizzo delle infrastrutture preesistenti di oltre 500 gestori dei servizi pubblici locali (tubi, cavidotti e reti dell’illuminazione pubblica).
Utilitalia – la federazione che raggruppa sul territorio nazionale le aziende operanti nei servizi pubblici dell’energia elettrica, gas, acqua e ambiente – ha raggiunto l’accordo non esclusivo con Tim, definendo una procedura unica, operativa da subito ed applicabile a livello nazionale per regolare le operatività per l’accesso ed il co-utilizzo delle infrastrutture delle aziende che hanno aderito alla federazione.
Il Memorandum di intesa permetterà la drastica riduzione degli scavi per la posa della fibra, riducendo così i conseguenti disagi arrecati alla cittadinanza ed alla circolazione stradale. Un altro importante vantaggio dell’accordo-quadro è rappresentato dalla minimizzazione degli impatti socio-ambientali.
La rete in fibra ottica targata Tim ha già raggiunto il 71% di copertura del territorio nazionale, con oltre 17 milioni di abitazioni servite in circa 2100 comuni.