Sciopero dei professori ed esami bloccati per la sessione di settembre in 79 Università italiane. Si fermeranno in tutto 5.444 lavoratori, compresi ricercatori universitari e ricercatori di enti di ricerca. La mobilitazione è stata indetta per denunciare i cinque anni di blocco degli scatti salariali, unica categoria pubblica a cui questa restrizione continua a essere applicata senza alcun adeguamento.
Lo sciopero riguarda la sessione autunnale, che va dal 28 agosto al 31 ottobre e fa riferimento all’anno accademico 2016-2017. Per non danneggiare gli studenti, la protesta durerà al massimo 24 ore, annullando così uno solo dei tre appelli della sessione. Negli atenei dove l’appello previsto è uno soltanto, questo sarà in ogni caso garantito. Non cambia nulla, invece, per le sedute di laurea e nemmeno per i test di ammissione a Medicina o agli altri corsi a numero chiuso.
Alle spalle dei docenti, che non scioperavano da 40 anni, non c’è alcun sindacato, ma «Il Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria», un comitato promotore spontaneo di ricercatori e professori creato pochi mesi fa. All’inizio dell’estate il Movimento ha scritto una lettera aperta spiegando la necessità di protestare e invitando i colleghi a unirsi alla mobilitazione.