A 10 anni dall’inizio della più grande crisi finanziaria del dopoguerra è tempo di bilanci anche per la Borsa. Rispetto al 2007 il FtseMib è ancora sotto del 45%, così come in rosso sono ancora la Borsa francese e quella spagnola, a differenza dei listini americani, giapponesi e tedeschi.
A Milano hanno pagatola crisi soprattutto le banche, con perdite che, nel caso del Monte dei Paschi, sfiorano il 100% ma che hanno investito l’intero settore, con rarissime eccezioni.
Nell’industria e nel Made in Italy invece si sono viste scintille. In 10 anni tre titoli del FtseMib hanno addirittura messo a segno rialzi stellari come Brembo, Recordati e Campari. Secondo le elaborazioni del settimanale “Milano Finanza”, la società di Alberto Bombassei, leader assoluta di Borsa degli ultimi 10 anni, dall’8 agosto del 2007 al 9 agosto 2017 ha guadagnato il 578,74%. Poco meno ha fatto la Recordati con un progresso del 526,58% ma benissimo è andata anche a Campari (+200,84%).
Nell’ultimo decennio almeno altri 10 titoli del FtseMib hanno messo a segno grandi balzi: in primo luogo Terna (+96,97%), Luxottica (+87,82%), Exor (+80,42%), Azimut (+79,1%), Fiat Chrysler (+72,59%), Prysmian (+45,7%) e Snam (+41,8%) e in minor misura Banca Mediolanum (+32,32%) Atlantia (+23,54%) e Stm (+12, 15%).
A conferma del fatto che per chi sa fare stock picking o si affida al consulente giusto l’investimento azionario può riservare belle soddisfazioni.