Piazza Affari in mattinata supera per pochi minuti quota 22mila, salvo poi ridurre il guadagno iniziale allo 0,1%, con l’indice Ftse Mib sopra quota 21.900 poco dopo mezzogiorno. Stesso rialzo per Madrid. Avanzano Parigi e Londra attorno allo 0,2%.
Tra i listini europei in terreno negativo Zurigo -0,2% e Francoforte, sotto dello 0,40%. Stamane il Sentix, l’indice europeo sugli umori dei mercati, nonostante l’ottavo rialzo consecutivo, segnala i primi cedimenti negli Usa ed in Germania “con lo con lo scandalo delle emissioni che ha ripercussioni negative sul mood economico”. Il dato sulla produzione industriale in Germania ha mostrato un calo dell’1,1% mese su mese a giugno, al di sotto delle attese del consenso degli economisti che si aspettavano, invece, una crescita dello 0,3% mese su mese. Se base annuale, la produzione industriale è aumentata del 2,4%.
Dopo il rimbalzo di venerdì il dollaro torna a scendere ed è scambiato a 1,181 su euro, in discesa rispetto alla chiusura, a 1,177. Alcuni investitori temono che l’impatto peggiore di un rafforzamento dell’euro sull’equity europeo debba ancora arrivare. “L’euro avrà un impatto nel terzo trimestre, con un 10% di apprezzamento dell’euro a pesare su un calo degli utili per azione fino al 5% circa”, ha detto Reuters Valentin Bissat, senior strategist presso Mirabaud Asset Management.
Stabile il secondario italiano. Lo spread tra Btp e Bund è a 154 punti base, il rendimento del decennale paga 2,002% da 2,016%. Alla fine di giugno le passività dell’Italia sul sistema di pagamento dell’Eurosistema risultavano pari a 397,736 miliardi di euro rispetto ai 413,863 miliardi di giugno e dopo il record a 421,583 miliardi segnato in maggio.
Petrolio: Brent in calo dello 0,2% a 52,2 dollari il barile, dal -0,2% della settimana. Si chiude oggi ad Abu Dhabi il meeting di due giorni tra paesi dell’Opec più Russia, nel corso della giornata dovrebbero cominciare a trapelare le prime indiscrezioni sugli esiti della riunione.
Saipem festeggia con un rialzo dell’1,3% una nuova commessa da 800 milioni di dollari in Oman. Inoltre L’Uganda ha annunciato di aver siglato un contratto preliminare con un consorzio di investitori, che comprende Saipem, per la costruzione della prima raffineria di greggio nel paese africano. Secondo le stime dei geologi del governo, l’Uganda può contare su riserve di greggio pari a 6,5 miliardi di barili, di cui 1,4-1,7 miliardi sono considerate sfruttabili. Eni +0,3%.
Sale in Piazza Affari Telecom Italia +1%. “Naturalmente cercando di valorizzare al massimo l’asset che hanno, Open Fiber o i suoi azionisti sono in questo caso ben posizionati per acquisire la rete Telecom, potendo sfruttare al meglio le sinergie tra le due reti e accelerare la migrazione di tutti dal rame alla fibra”. Così Franco Bassanini, presidente di Open Fiber, in un’intervista a La Stampa. “Sarebbe facile – ha aggiunto – anche arrivare a qualche forma di accordo o di integrazione, che eviti la duplicazione delle infrastrutture e consenta di accelerare la costruzione della rete di nuova generazione”. Mediaset +0,9%.
A Piazza Affari la seduta prosegue con scambi ridotti e variazioni di prezzo contenute. Spicca il rialzo di Banco Bpm +2,7%, dopo la vendita ad Anima -1,8% di Aletti Gestielle. In una nota di 7 pagine Banca Imi, che ha confermato il giudizio buy sul titolo Anima, ha alzato il prezzo obiettivo da 6,8 a 8,5 euro per azione. Fra le altre banche, Unicredit sale dello 0,7%, Mediobanca +0,9%, Ubi +0,5%, debole Intesa -0,1%.
Generali +0,70%. Morgan Stanley oggi ha alzato il prezzo obiettivo del Leone da 13,6 a 15,3 principalmente grazie a un costo del capitale più basso, visto il continuo calo del rischio e il potenziale upside derivante dalle cessioni. Inoltre, il rendimento del dividendo del 5,4% quest’anno è solido e interessante rispetto al settore, “ma riteniamo un leggero sconto giustificato, data l’esposizione al rischio sovrano italiano, e quindi manteniamo il rating equal weight sul titolo”.
Fra i titoli industriali prevalgono i segni meno. Stm -0,4%. Il gruppo ha completato il riacquisto di 18,6 milioni di azioni ordinarie per un valore di 297 milioni. Leonardo -0,7%, Fiat Chrysler -0,2%, Prysmian -0,2%
Su richiesta della Consob il Sole 24 Ore precisa che si è pervenuti alla risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con l’ex direttore Roberto Napoletano, in prossimità della scadenza del periodo di 6 mesi di aspettativa non retribuita concesso, mediante il corrispettivo di 700 mila euro lordi a titolo di incentivazione all’esodo.