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Imprese, sprint dei giovani: una su 5 è in mano a under 35

E’ quanto emerge dall’analisi di Unioncamere-Infocamere sulla natimortalità delle imprese giovanili nel primo semestre di quest’anno: telecomunicazioni, finanza e giochi i settori più esplorati.

Le imprese guidate dai giovani spingono sull’acceleratore e trainano la crescita del tessuto imprenditoriale italiano. Nei primi sei mesi dell’anno, quasi una nuova impresa su 3 (il 30,4%) è guidata da imprenditori under 35. Rispetto alla fine del 2016, il loro numero è aumentato del +6,1%, contro lo 0,3% del totale delle imprese, mettendo a segno tra gennaio e giugno un saldo positivo di 36.965 unità. Sale così a 566.268 il numero delle imprese capitanate da giovani con meno di 35 anni presenti a fine giugno 2017 nel Registro delle imprese delle Camere di commercio. E’ quanto emerge dall’analisi di Unioncamere-Infocamere sulla natimortalità delle imprese giovanili nel primo semestre di quest’anno.

Complessivamente, al 30 giugno scorso era under 35 quasi una impresa italiana ogni dieci, con punte di maggior presenza in settori come le attività di lotterie, scommesse e case da gioco (1 su 4), i servizi postali e attività di corrieri (1 su 5) e i servizi per gli edifici e il paesaggio (pulizia e giardinaggio), dove il 15% del totale delle imprese è giovanile. Ma guardando le nuove iscrizioni emerge una mappa dei settori produttivi sui cui i giovani stanno ora maggiormente scommettendo.

Al primo posto c’è il settore delle telecomunicazioni, in cui quasi una nuova impresa su due (il 48,2%) di quelle aperte tra gennaio e giugno è guidata da under 35. Vicinissime (47,5%) le attività nei servizi finanziari e oltre il 40% le già citate attività delle lotterie, i servizi postali e di corriere e i servizi alla persona. A fortissima vocazione giovanile anche le attività forestali (39,7% di tutte le nuove aperture nel semestre) e quelle legate a pubblicità e ricerche di mercato (39,5% del totale delle new entry).

La Sardegna è la regione in cui, nel primo semestre 2017, le imprese giovanili hanno accelerato di più il passo: +10,4% il saldo tra iscrizioni e cessazioni e +1.756 le imprese. A seguire la Basilicata (+9%, +605) e il Trentino Alto Adige (+7,9%, +740). A livello provinciale, spicca l’intraprendenza dei giovani nuoresi (+491 imprese nel periodo gennaio-giugno 2017, per un tasso di crescita del 13,9%), seguiti dagli oristanesi (+562, +16,4%) e dai reatini (+179, +11,4%).

Le imprese giovanili sono all’avanguardia nella scelta della forma giuridica da adottare: aumentano del 9% nei primi sei mesi 2017 le società di capitali (contro il 2,1% del totale imprese), sfiorando le 109mila unità. Aumenti che sfiorano il 6% interessano anche le imprese individuali (contro il -0,2% fatto registrare dal totale imprese) che, con 404mila imprese registrate a fine giugno 2017 restano comunque la forma giuridica più diffusa anche tra i giovani capitani d’impresa.

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