Piazza Affari supera la soglia psicologica dei 22.000 punti e chiude in rialzo dello 0,43% (22.031), segnando un nuovo massimo annuo. Il Ftse Mib risulta il migliore fra i principali listini europei, frenati dall’inatteso calo della produzione industriale tedesca in giugno. Il Dax 30 di Francoforte accusa il colpo e si ferma in rosso dello 0,33%. Inoltre la Bafin, ente di supervisione della Borsa tedesca, apre un’inchiesta formale nei confronti di Daimler e Volkswagen per una possibile infrazione alle regole di comunicazione al mercato, in collegamento ai sospetti di un accordo di cartello.
Timida Parigi, +0,09%, meglio Madrid +0,17% e Londra +0,27%. Sul fronte macro l’agenzia di rating Fitch rivede al rialzo le stime di crescita per il Pil mondiale, stimando un +3% per il 2017 (da +2,9%) e un +3,2% nel 2018 (da +3,1%).
Wall Street apre cauta, con il termometro della tensione con la Corea del Nord che segna febbre. Il Dow Jones sembra tentato da un nuovo record, sarebbe il decimo di fila. Al momento il listino dei 30 principali titoli americani è poco sopra la parità, così come lo S&P 500; più tonico il Nasdaq. Prosegue l’attenzione degli investitori sulla carrellata di conti da parte delle società. Oggi prevalgono le vendite su Berkshire Hathaway di Warren Buffett dopo un calo degli utili nel secondo trimestre.
Il cambio euro dollaro è a 1,788 e segna un lieve vantaggio per la moneta unica (+0,11%). Nervoso il petrolio, che arretra mentre prende il via la due giorni, oggi e domani, di Abu Dhabi, dove il comitato tecnico Opec-Non Opec tiene incontri sulla produzione petrolifera e sull’accordo per ridurre l’output. Brent -1,62%, 51,57 dollari al barile. Nessuna variazione di rilievo per l’oro.
Stabile il secondario italiano: Btp 10 anni 1,99%; spread con il Bund praticamente invariato a 152.40 punti (+0,2%). A ridosso della chiusura dei mercati, il Tesoro annuncia che metterà a disposizione degli investitori 6,5 miliardi di euro in Bot 12 mesi nell’asta in agenda giovedì 10 agosto, a fronte di un importo in scadenza di 6,6 miliardi.
Nell’azionario, si distinguono alcuni bancari. In particolare Unicredit +2,57% e Banco Bpm +2,52%, ancora in scia alle notizie e ai conti della scorsa settimana. Si ricorda che le buone trimestrali hanno spinto il principale listino milanese del 2,36 nell’ultima ottava. Nel settore chiude in ribasso Bper -1,35%.
Nel risparmio gestito salgono Poste +1,39% e Finecobank +1,07%. Nella moda è ben intonato Ferragamo +0,79%. Telecom mette e segno un rialzo vicino della.09%, dopo che il presidente di Open Fiber, Franco Bassanini – scrive Reuters – ha parlato apertamente di acquisto da parte della società o dei suoi azionisti, Enel o Cassa Depositi e Prestiti, della rete. Bene anche Mediaset, +1,06%; secondo alcune indiscrezioni, Vivendi avrebbe accettato di trasferire le sue azioni del Biscione eccedenti il 10% del capitale in un blind trust, rinunciando a esercitare il diritto di voto relativo a tali azioni in tutte le assemblee.
Fra i petroliferi Saipem, +0,29%, sull’ipotesi di una commessa da circa 800 milioni di dollari in Oman. Nella parte bassa del paniere si colloca invece Tenaris -0,91%. Ancora vendite su Luxottica -1,08%. Giù anche Leonardo -0,75% e Prysmian -0,66%.