Salvatore Ferragamo ha chiuso il primo semestre 2017 con ricavi pari a 718 milioni di euro, in aumento dell’1,1% a tassi di cambio correnti e dello 0,1% a tassi costanti. L’Asia Pacifico si è confermata il primo mercato, in crescita del 6,1% (+4% a tassi costanti), nonostante l’andamento debole delle vendite in Corea del Sud, dovuto alla forte diminuzione del turismo cinese, e il trend ancora in discesa delle vendite ad Hong Kong. I negozi diretti in Cina, invece, hanno riportato un incremento delle vendite del 12,2% (+15,9%).
L’ebitda è diminuito del 17,9% a 166 milioni, con un’incidenza peggiorata al 19%, dal 23,4%. L’utile netto ammonta a 76 milioni, in flessione de 15,4%. “Si ricorda – è scritto nella nota – che l’utile netto del periodo beneficia di un tax rate del 22,2% rispetto al 29,4% dello stesso periodo 2016, dovuto al raggiunto accordo sul Patent Box”. L’utile netto di pertinenza risulta di 78 milioni, in discesa del 13,1%.
A metà mattina il titolo in Borsa di Salvatore Ferragamo guadagna l’1%, a 24,76 euro, mettendo a segno il miglior rialzo del Ftse Mib.
A livello distributivo, il canale Retail del gruppo ha registrato ricavi consolidati in aumento del 4,7% (+4% a tassi di cambio costanti), con un andamento sostanzialmente stabile (-0,2%) a tassi e perimetro costanti, rispetto allo stesso periodo del 2016. Il canale Wholesale, penalizzato in particolare dal destocking in attesa delle nuove collezioni e dalle tensioni in Corea del Sud, ha riportato, nel primo semestre 2017, ricavi in contrazione del 4,7% (-6,1%).
L’ad di Ferragamo, Eraldo Poletto, ha spiegato agli analisti che il canale wholesale ha risentito del “destocking” per l’attesa delle nuove collezioni e delle tensioni in Corea del Sud. D’altra parte, ha dichiarato il numero uno del gruppo, “nella seconda parte dell’anno ci sarà un miglioramento”.
La società ha investito nella prima parte dell’anno 29 milioni di euro, rispetto ai 26 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente, principalmente per il Polo Logistico e il network di negozi. A fine giugno la posizione finanziaria netta era positiva per 25 milioni, rispetto ai 75 milioni di euro di Indebitamento Finanziario Netto al 30 giugno 2016. “Si segnala, in particolare, la significativa generazione di cassa che, nel corso dei primi sei mesi del 2017, ha visto un flusso di cassa operativo pari a 130 milioni, rispetto ai 42 milioni dello stesso periodo del 2016, beneficiando anche dell’effetto del Patent Box”, sottolinea la nota.
Il comunicato sottolinea poi che il 2017 “si conferma per Ferragamo un periodo di transizione attraverso l’implementazione di interventi e iniziative strategiche di ampio respiro, estese alle principali aree aziendali, e con l’aspettativa di realizzare i benefici conseguenti in un orizzonte temporale più esteso”.