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Roma, allarme acqua: scontro Regione-Acea

Il Governatore della Regione Lazio Zingaretti blocca i prelievi dal lago di Bracciano, riserva idrica della capitale e lancia l’allarme: “Il livello dell’invaso si è abbassato” – Acea: “Atto abnorme e irresponsabile, non c’è nessuna emergenza” – Insorge M5S: “La Regione doveva coordinarsi con il Campidoglio” – In arrivo l’acqua razionata per un milione a mezzo di romani.

Roma, allarme acqua: scontro Regione-Acea

E’ scontro a Roma tra il presidente della Regione Nicola Zingaretti e l’Acea sull’emergenza acqua. L’estate particolarmente siccitosa ha costretto la Regione Lazio a sospendere il prelievo dal lago di Bracciano, riserva idrica della Capitale che ha visto il proprio livello scendere sensibilmente rispetto al 2016.

Ma secondo l’Acea non così tanto da far scattare l’allarme: “Azzerare la derivazione da Bracciano fa risparmiare 1,5 millimetri ma porterà agli abitanti di Roma pesantissimi disagi – ha detto il presidente di Acea Ato 2 Paolo Saccani, a SkyTg24 – Bracciano è basso in questo momento, ma è 90 centimetri in meno rispetto all’anno scorso su un lago di 160 metri. Stiamo attuando tutte le misure per ridurre la derivazione – ha concluso – ma interromperla è a nostro giudizio un atto irresponsabile”.

“Purtroppo – sostiene invece Zingaretti – è una tragedia. Il livello del lago di Bracciano si è abbassato con il rischio di catastrofe ambientale fino a questo evento. Abbiamo tempo 7 giorni per trovare tutte le possibilità al fine di limitare al massimo il disagio per i cittadini, ma è sbagliato chiudere gli occhi. Il problema c’è ed è grave”.

Sulla questione è pronto a intervenire anche il ministero delle Politiche agricole con la dichiarazione dello stato di calamità. “Siamo pronti a collaborare con le Regioni nel censimento dei danni e la verifica delle condizioni per dichiarare lo stato di eccezionale avversità atmosferica”, ha detto il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, circa la situazione di siccità in atto. Sono state attivate misure di contrasto all’emergenza: “Sono 3 – spiega – gli assi di intervento: attivazione del fondo di solidarietà nazionale, aumento degli anticipi dei fondi europei Pac, 700 milioniper il piano rafforzamento delle infrastrutture irrigue”.

“C’è da scongiurare innanzitutto un danno ambientale per il lago (di Bracciano, ndr) e allo stesso tempo evitare un disagio forte a migliaia di cittadini romani”. Così in una nota il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, che proprio ieri ha rilasciato un’intervista a FIRSTonline. “Il passaggio per il Lazio a una condizione di severità idrica alta – continua – permette di attivare sia le procedure a sostegno del settore agricolo che la concessione eventuale dello stato di emergenza da parte della Protezione Civile, su richiesta regionale”.

La sindaca di Roma Virginia Raggi assicura intanto che “sarà fatto tutto il possibile per assicurare l’acqua ai cittadini, agli ospedali, ai vigili del fuoco, alle attività commerciali. Mi auguro che Regione e Acea – prosegue – trovino quanto prima una soluzione condivisa. Va fatto quanto necessario per aiutare e tutelare oltre un milione di romani”. Ma il M5S non perde occasione per insorgere, alla sua maniera: “La Regione – dichiara il capogruppo del M5S in Campidoglio Paolo Ferrara – si è spinta troppo avanti senza coordinarsi con il Comune. Si sarebbe dovuto sentire prima il Comune visto che è una misura molto impattante sui cittadini”. 

In arrivo, dunque, c’è l’acqua razionata per un milione a mezzo di romani. L’Acea annuncia l’arrivo della misura, “obbligata” come sottolinea la multiutility dopo che la decisione della Regione Lazio di sospendere il prelievo dal lago di Bracciano. L’Acea punta il dito contro l’atto, “unilaterale e illegittimo, che – avverte – comporterà importanti e gravi conseguenze per i cittadini di Roma. La drastica riduzione dell’afflusso di acqua alla rete idrica della Capitale ci costringerà a mettere in atto una rigida turnazione nella fornitura che riguarderà circa un milione e mezzo di romani”.

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