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Piazza Affari, finale a stelle e strisce. Gran ritorno di Ferrari

Fine giornata all’insegna dei nuovi massimi del Nasdaq e dell’S&P 500 trainati dai tecnologici e dai brillanti risultati di Morgan Stanley. I listini europei ritrovano slancio e Milano chiude in rialzo dello 0,57%. Brilla Stm, in luce Luxottica, resta tonica Telecom dopo l’ispezione Consob. Occhi puntati sulla riunione Bce di domani. Dollaro in ripresa e petrolio il lieve rialzo.

I nuovi record di Wall Street incoraggiano le borse europee che, dopo una mattinata fiacca, migliorano nel pomeriggio. Piazza Affari chiude in rialzo, +0,57%, 21.478 punti, con Ferrari (+3,38%) in pole position. Andamento simile per Parigi +0,83%; Londra +0,55%; Madrid +0,6% e Francoforte +0,17%.

A New York, il Nasdaq continua a fare meraviglie e ogni giorno aggiorna i suoi record. Anche lo S&P 500 riesce nell’impresa di superare se stesso, spinto dalle trimestrali: su 53 aziende che hanno comunicato i loro conti, il 77% ha mostrato utili sopra le previsioni del mercato e il 75% ricavi migliori delle attese. Anche Morgan Stanley oggi supera le stime degli analisti. Il Dow Jones parte invece al rallentatore, zavorrato da Ibm, in ribasso per il 21esimo trimestre consecutivo. Il listino sembra rianimarsi però nel corso della seduta e attualmente si muove in territorio positivo.

Il dollaro recupera terreno sull’euro, rispetto al minimo da 14 mesi raggiunto ieri. il cross fra moneta unica e biglietto verde è 1,1519 (-0,3%).  Frena l’oro: -0,13%, 1240,74 dollari l’oncia.

Il petrolio riparte grazie ai dati Eia sulle scorte settimanali Usa, che risultano in calo in misura superiore alle attese (greggio, benzina e distillati). La produzione resta però in aumento, seppur lieve. In questo quadro il Brent si riavvicina ai 50 dollari (49,52) +1,39%.

Poco mosso l’obbligazionario. Il rendimento del Btp 10 anni è 2,2%; lo spread col Bund è 165.80 punti, +1,47%. Molti operatori ritengono  che Mario Draghi domani, al termine del meeting della Bce, userà toni più morbidi rispetto a quelli di giugno. Intanto il banchiere centrale francese, Francois Villeroy de Galhau, afferma che una politica monetaria accomodante resta ancora necessaria.

Nell’azionario fra i titoli migliori c’è Stm +3,01%, in linea col settore hi tech a livello europeo. A scatenare gli acquisti sono i risultati trimestrali sopra le attese della olandese Asml, grazie alla forte domanda di memory chip.

Torna in spolvero Ferrari, che presenterà i suoi conti ai primi d’agosto. Positive le utility con Terna +1,95% e Snam +1,6%. Recupera un po’ di terreno nel finale A2a, -0,14%, dopo aver appreso dalla stampa montenegrina che le proprie azioni di EPCG, pari al 41,7% del capitale sociale, sarebbero oggetto di un provvedimento di “blocco” da parte dell’Alta Corte di Podgorica, su richiesta della Procura Speciale dello Stato del Montenegro. La società sta facendo accertamenti, visto che non ha ricevuto alcuna notifica e intende tutelare i propri diritti in ogni sede utile.

Gli acquisti premiano  Luxottica +1,76%. Fra le banche riprende quota Unicredit +0,9%. Resta tonica Telecom, +1,03%, nonostante l’ispezione della Consob a Roma e Milano, per accertamenti, sull’influenza del socio francese Vivendi nella società italiana.

Blue chip peggiore è Saipem, -1,45%, che risente ancora del declassamento, a “underperform” da “neutral”, di Credit Suisse. Debole il risparmio gestito con Poste -1,24% e Finecobank -0,2%%. Vendite su Mediaset -0,7% e Buzzi -0,99%.

Fuori dal paniere principale resta effervescente Poligrafici Editoriale, +6,65%, nonostante la smentita su operazioni straordinarie in programma. In calo Fincantieri -4,65%, mentre Le Figaro prefigura una soluzione con azionariato diviso a metà tra italiani e francesi per l’acquisizione dei cantieri navali Stx-France.

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