Prove di Open Championship questa settimana in Scozia, anche se la gara che comincia oggi a Troon, sul percorso del Dundonald Links, ha acquisito quest’anno una dignità nuova grazie alle Rolex Series, minicircuito di eccellenza del tour europeo. In virtù di questo salto di qualità il montepremi dell’Aberdeen Asset Management Scottish Open è di sette milioni di dollari, con prima moneta superiore al milione.
Un motivo in più per frequentare la gara scozzese, da sempre amata dai grandi giocatori, perché si disputa una settimana prima del terzo major dell’anno e serve a rodare il gioco in terra britannica. Il field è dunque di ottimo livello e comprende, finalmente, qualche peso massimo americano e altri grandi nomi del circuito internazionale come l’australiano Adam Scott. Fra i fuoriclasse a stelle e strisce spiccano Rickie Fowler e Patrick Reed. In pista, per la seconda settimana consecutiva, il nord irlandese Rory Mc Ilroy che, sette giorni fa, in casa, non ha nemmeno passato il taglio. C’è molta attesa per capire il suo stato di forma, nella speranza che uno dei giocatori di maggior talento al mondo ritrovi la determinazione giusta per vincere. Da segnalare la presenza dello svedese Henrik Stenson.
Gli italiani ai tee di partenza sono quattro: Renato Paratore, Edoardo Molinari, Matteo Manassero e Nino Bertasio. Gli azzurri tenteranno di guadagnare, in extremis, l’ingresso all’Open Championship. I posti ancora in palio sono solo tre e verranno assegnati domenica, al termine del torneo. Per cogliere quest’ultima possibilità i giocatori del Belpaese dovranno arrivare almeno entro i primi dieci. Il tricolore sventolerà comunque al Royal Birkdale, la settimana prossima, grazie a Francesco Molinari e al dilettante Luca Chianchetti, che ha vinto il Campionato Europeo 2016.