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Mps, oggi il piano per l’aumento: il Tesoro al 70%

Dopo il via libera di Bruxelles, il Monte presenta oggi il piano per la ricapitalizzazione che prevede l’ingresso del Tesoro al 70% per 4 anni – Anche il rafforzamento di Carige, premiato dal mercato, fa calare l’emergenza sulle banche – La Corte dei Conti chiede 3,9 miliardi di danni per i contratti del Tesoro sui derivati – Il rischio Corea spaventa le Borse ma non troppo.

Mps, oggi il piano per l’aumento: il Tesoro al 70%

Il missile di Pyongyang ha seminato l’incertezza su tutti i mercati. Gli Usa, preso atto che il dittatore Kim è ora in grado di lanciare ordigni nucleari fin sulle coste dell’Alaska, hanno chiesto la convocazione del consiglio d sicurezza Onu e premono per sanzioni comuni contro la minaccia nucleare. La vigilia del G20 di Amburgo, già segnata da vari dissensi tra i grandi (rischio di guerre commerciali in testa), offre così una ragione in più agli operatori per assumere posizioni difensive alla ripresa dell’attività a Wall Street dopo il Giorno dell’Indipendenza, come dimostra l’ascesa dell’oro (1227 dollari l’oncia) e dello yen, beni rifugio per eccellenza.

Dopo otto sedute al rialzo si ferma l’ascesa del petrolio, stabile attorno a 50 dollari in attesa di sviluppo del braccio di ferro tra Qatar e le altre potenze sunnite. Al di là dei temi geopolitici le Borse attendono la pubblicazione dei verbali della Fed per avere una conferma degli umori rialzisti dei banchieri Usa.

Anche l’Italia, almeno in parte, condivide il clima d’attesa, rotto però dal sollievo per l’evoluzione della crisi bancaria. Come conferma l’acceso dibattito parlamentare, non tutti concordano con l’entusiasmo ufficiale per la soluzione adottata per le Popolari venete. Ma l’epilogo della crisi ha comunque dato il via a una fase felice, dopo tante traversie. Ieri, finalmente, è arrivato il disco verde per il Monte Paschi. Intanto è schizzata alle stelle Banca Carige, l’ultimo grande focolaio di crisi, dopo le vendite e l’iniezione di capitale votata dal cda.

Meteo Borsa registra stamane le incertezze dei listini orfani della bussola di Wall Street.

STOP AI VIDEOGIOCHI PER BAMBINI: TENCENT PERDE IL 2,1%

Poco mossa l’Asia, la regione più esposta all’incognita coreana. Sale Tokyo (+0,1%) condizionata dall’ascesa dello yen. Bene i mercati della Cina, ma anche qui la spinta rialzista è contenuta: Hong Kong +0,3%, Shanghai +0,2%. Seul guadagna lo 0,2%, Mumbai lo 0,2%. L’unica nota di rilievo riguarda il calo di Tencent (-2,1% a Hong Kong): sotto la pressione delle autorità cinesi, il colosso Internet ha dovuto limitare l’accesso dei bambini ai suoi giochi elettronici. Troppo tempo rubato allo studio.

STABILE IL PETROLIO, EXPLOIT DI SAIPEM

Fermo sui prezzi della vigilia il mercato del petrolio (49,64 dollari al barile il Brent). In progresso a Piazza Affari anche le quotazioni di Eni (+0,53%) nonostante Santander abbia tagliato il target price a 15,4 euro da 17,1 euro, confermando il giudizio Hold. Poco mossa Tenaris (+0,2%).

Saipem (+3,7%) ha esteso il forte rialzo della vigilia. La società ha annunciato di aver ricevuto commesse per mezzo miliardo di dollari: si tratta di lavori da realizzare in Arabia Saudita, in Angola e nel Mar Caspio, sono tutte estensioni di contratti già esistenti. Mediobanca Securities ha confermato il rating neutral e il target price a 4,5 euro, mentre Banca Akros ha confermato il rating buy e il target price a 5,4 euro. Nonostante i recenti guadagni Saipem -35% resta la peggior blue chip da inizio anno. 

VOLVO, ADDIO AL MOTORE A SCOPPIO. AUTO N SUBBUGLIO

Giornata storica per l’automobile. Volvo, il gruppo svedese controllato dai cinesi di Geely, ha annunciato che dal 2019 non produrrà più veicoli con il motore a combustione ma solo vetture ibride o elettriche. È il primo grande produttore tradizionale che imita l’esempio di Tesla.

Intanto il listino italiano ha digerito i rialzi degli ultimi giorni. Ha segnato il passo Fiat Chrysler: +0,1% dopo il balzo dì lunedì (+5,5%). Arretrano Ferrari (-2,04%) ed Exor (-1,02%). Tiene Cnh Industrial (+0,1%). Debole Brembo (-0,78%). Sotto tiro anche le mid cap: Sogefi -3,47%, Carraro -3,63%.

Fanno eccezione Piaggio (+2,87%), sostenuta dai dati sulle immatricolazioni del mercato delle due ruote italiano a giugno, e Landi Renzo (+7,38%).

BORSE IN ROSSO, PIAZZA AFFARI FA ECCEZIONE

Orfani di Wall Street, i mercati europei hanno viaggiato in terreno blandamente negativo per l’intera seduta. Solo Piazza Affari ha chiuso, seppur di poco, in terreno positivo: l’indice Ftse Mib ha terminato la seduta a +0,09%, a quota 21.031 punti. In rosso gli altri mercati. Parigi ha ceduto lo 0,4%, Francoforte lo 0,31%. Giù anche Madrid (-0,45%) e Londra (-0,27%).

PRAET (BCE) DIFENDE IL QE. I BTP SCNDONO AL 2,11%

Chiusura positiva per il mercato obbligazionario italiano. Il tasso del decennale italiano è sceso a 2,11% da 2,14% della chiusura precedente. Lo spread con l’analoga scadenza del Bund si stringe a 164 punti base da 166 di lunedì sera. Due settimane fa il premio al rischio si era stretto fino a 160 punti base, minimo da inizio gennaio, per poi allargarsi nei giorni successivi fino a 171 punti base La settimana scorsa, dopo le parole del presidente Bce Mario Draghi da Sintra, il tasso del decennale italiano era arrivato a sfiorare quota 2,20%. Ad inizio anno il rendimento del Btp decennale era sceso fino a 1,86%.

Il consigliere esecutivo Peter Praet, stretto collaboratore di Draghi, ha tenuto ieri a sottolineare come la risalita dell’inflazione dipenda in maniera decisiva dal mantenimento di condizioni finanziarie accomodanti. “Abbiamo bisogno di pazienza e perseveranza”, ha sottolineato Praet, aggiungendo però che “le prospettive economiche migliorano, i maggiori rendimenti attesi sugli investimenti delle imprese renderanno sempre più attraenti le condizioni di prestito”.

DERIVATI, LA CORTE DEI CONTI CHIEDE 3,9 MILIARDI DI DANNI

La Corte dei Conti ha deciso di citare in giudizio quattro alti dirigenti del Tesoro e Morgan Stanley ai quali contesta un danno erariale complessivo di 3,9 miliardi di euro per la chiusura e la ristrutturazione di derivati sul debito pubblico, riferisce una fonte vicina alla situazione. Oltre a Morgan Stanley saranno giudicati l’attuale responsabile del debito pubblico, Maria Cannata, il direttore generale del Tesoro, Vincenzo La Via, e gli ex ministri Domenico Siniscalco e Vittorio Grilli.

Alla banca americana vengono richiesti 2,7 miliardi di danni, agli altri 1,2 miliardi circa. Tra la fine 2011 e inizio 2012 il ministero dell’Economia ha versato alla Banca americana circa 3 miliardi in conseguenza di una clausola di “Additional termination event” presente in alcuni contratti. La clausola, secondo la Corte dei Conti, consentiva la conclusione dei contratti a discrezione di Morgan Stanley.

TESORO AL 70% IN MPS FINO AL 2021, RECORD CARIGE: +23%

Giornata storica per il mercato del credito. La Commissione europea ha approvato la ricapitalizzazione precauzionale del Monte dei Paschi di Siena e il Tesoro entro la fine di questo mese potrà entrare nel capitale con 5,4 miliardi di euro, salendo al 70% circa della Banca senese. In linea con il “principio di condivisione degli oneri” previsto dalla normativa sugli aiuti di Stato dell’Ue.

In sintesi:

a) I detentori di obbligazioni subordinate e gli azionisti hanno fornito un contributo pari a 4,3 miliardi di euro, derivante dalla conversione delle obbligazioni subordinate in azioni e dalla diluizione degli azionisti esistenti.

b) Mps ha venduto alcune attività raccogliendo capitale privato per mezzo miliardo di euro.

c) Il capitale restante, pari a 5,4 miliardi di euro, sarà fornito dallo Stato in cambio di azioni di Mps (acquistate a prezzo ridotto).

Lo Stato potrà restare azionista fino all’orizzonte del piano al 2021, “ma niente esclude che l’uscita possa essere anticipata”, ha detto il presidente Mps, Alessandro Falciai. Il ministro Padoan ha parlato del piano come di “un elemento estremamente importante per la banca e il sistema bancario italiano e un ulteriore elemento di svolta dopo l’accordo di una settimana fa sulle banche venete. È un piano che dà certezze, un orizzonte temporale sostenibile alla banca che avrà un livello di capitale molto importante”. Secondo il ministro, “il denaro pubblico non solo sarà recuperato ma sarà recuperato con premio”.

Il mercato ha intanto premiato il piano di rafforzamento patrimoniale di Banca Carige. L’azione, più volte sospesa per eccesso di rialzo, ha chiuso la giornata con un rally del 23%. La nuova strategia prevede un aumento di capitale fino a 500 milioni di euro, con un accordo di pre-garanzia con Credit Suisse e Deutsche Bank, e il deconsolidamento di sofferenze con ulteriori cessioni per 1,2 miliardi dopo la dismissione di asset con un beneficio atteso sul patrimonio di almeno 200 milioni. 

Equita ha ribadito il rating hold e il target price a 0,2 euro. Mediobanca Securities conferma neutral con un prezzo obiettivo a 0,31 euro, osservando che, dopo la soluzione per le due banche venete e la ricapitalizzazione precauzionale di Mps la banca ligure rappresenta l’ultima situazione critica del sistema.

Positive le altre banche: il paniere è avanzato dell’1,18%. Unicredit +1%, JP Morgan ha alzato la raccomandazione a Overweight con target price a 21 euro. La raccomandazione precedente era stata sospesa. Intesa guadagna lo 0,7%, Banco Bpm +1,7%. Bper  guadagna il 2%.

L’ANTITRUST CONTRO TELECOM, UN BUY PER MONCLER

Telecom Italia (-1,76%) sotto i riflettori. L’Antitrust ha avviato un procedimento contro il gruppo di tlc per possibile abuso di posizione dominante nella gara per l’ultrabanda nelle aree a fallimento di mercato. All’autorità ha risposto Tim, sostenendo di aver rispettato le norme e dicendosi certa che dall’istruttoria emergerà la correttezza dei comportamenti.

Sotto la lente dei broker Moncler. Stamattina Jefferies avvia la copertura della società guidata dal Ceo Remo Ruffini: la raccomandazione è Buy, con target price a 24 euro, in linea con il prezzo di riferimento medio espresso dal consensus.

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