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Vasco Rossi, il concerto dei record

Il concerto del Modena Park è l’evento dell’estate: in più di 220mila fan hanno partecipato all’unica data dell’artista 65enne, che ha esordito con ‘Colpa d’Alfredo’ (che contiene la strofa su Modena Park) e poi cantato per tre ore con quaranta tra i brani della sua quarantennale carriera.

Vasco Rossi, il concerto dei record

La storia della musica ha fatto tappa a Modena. Al Modena Park, dove Vasco Rossi ha festeggiato 40 anni di amore con il palco, con il pubblico, con le emozioni. Davanti a una marea umana di oltre 220 mila persone, che ne hanno fatto così il concerto dei record, quello con più spettatori paganti al mondo. Nessuno mai come lui. Modena. Perché tutto è cominciato qui. Con il primo concorso canoro vinto a 10 anni, con il primissimo concerto, che lui non ricorda neanche più.

E allora proprio da qui si riparte, per chiudere un cerchio, per fare il punto di una carriera unica, ma anche per andare avanti, perché il Komandante alla sua combriccola lo ha già detto più volte: a fermarsi non ci pensa proprio. Quaranta canzoni per quaranta anni. Una galoppata lunga tre ore e mezzo, maestosa e imponente. Come il palco largo 130 metri. E come i 1500 metri quadri di schermi in movimento che permettono anche ai più lontani di godere di uno spettacolo che più che sugli effetti speciali punta tutto su Vasco, sulle sue canzoni, su una storia da celebrare non solo come successo di un artista, ma anche come rito collettivo.

Non sono mancate nemmeno le polemiche: l’evento infatti è stato trasmesso in diretta da Raiuno, con la conduzione di Paolo Bonolis, ferocemente contestato sui social per aver lasciato poco spazio al live e troppo – secondo i fan di Vasco Rossi, al racconto di aneddoti e ai commenti. Poi però c’è anche il tempo, prima de Gli Spari sopra, di invitare il pubblico a non aver paura, a non cedere al terrorismo: “Questo è un concerto contro la paura. Non dobbiamo avere paura”.

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