La famiglia Del Vecchio accorcia la catena societaria in Lussemburgo, concentrandola ancor più su Delfin.
La storica cassaforte capo-gruppo, cui fa capo la maggioranza di Luxottica, si avvia ad assorbire due sub-holding, già controllate integralmente, Redfern e Dfr Holding, che a loro volta controllano altre due finanziarie, Aterno e Dfr Investment. Queste ultime al termine della duplice fusione faranno capo direttamente a Delfin.
L’operazione avverrà in due tappe : prima l’assorbimento di Dfr Holding e subito dopo quello di Redfern nella holding capo-gruppo. Le fusioni sono state approvate il 19 giugno e saranno effettive dal prossimo 31 luglio, come indicano il documenti depositati nel Granducato e resi noti da Radiocor.
Dfr Holding ha asset per 517,8 milioni di euro e ha chiuso il 2016 con un utile di 9,2 milioni di euro (da 8 milioni nel 2015) e ha distribuito un dividendo di 11,7 milioni, per 2,5 milioni prelevati dalle riserve straordinarie. L’utile – spiega il bilancio – è dovuto principalmente a redditi finanziari e dividendi. Dfr Holding controlla al 100% Dfr Investment, che a fine 2016 aveva asset per 613 milioni e ha chiuso l’esercizio con un utile di 9 milioni, pagando un dividendo di 23,6 milioni.
A Dfr Investment fa capo tra l’altro il 13% di Fonciere de Regions, la società immobiliare francese controllante di Beni Stabili. A gennaio – riporta inoltre il documento pubblicato da Radiocor – Dfr Investment ha aperto una linea di credito con Unicredit Luxembourg in scadenza al gennaio 2018.
Redfern, invece, ha asset per 757 milioni di euro e nel 2016 ha registrato un utile netto di 31,8 milioni, in crescita da 11,8 milioni nel 2015, con la distribuzione di un dividendo di 36,7 milioni, per 5 milioni prelevati dalle riserve. A Redfern fa capo il 100% di Aterno, la holding che controlla la maggior parte delle attivita’ nel settore immobiliare del gruppo Del Vecchio, avendo in portafoglio il 17% della Fonciere des Regions. Aterno ha asset per 995 milioni e ha chiuso il 2016 con un utile di 12,7 milioni (da 16 mln nel 2015) e ha pagato un dividendo di 59 milioni, per 48 milioni prelevati dalle riserve.