Nel triennio 2014-2017 la spending review italiana ha prodotto “30 miliardi di tagli nei capitoli di spesa: una fetta importante della spesa pubblica”. Lo ha detto Yoram Gutgeld, commissario straordinario per la spending review, presentando la relazione annuale alla Camera.
Nella relazione si legge che “i capitoli di spesa eliminati e/o ridotti nel periodo 2014-2017 ammontano nel 2017 a 29,9 miliardi. Al netto del costo del personale, la riduzione rappresenta il 18% della spesa corrente. Questa riduzione ha interessato tutti i comparti della pubblica amministrazione, ma con effetti differenziati. La pubblica amministrazione centrale ha contribuito per il 17%”.
Gutgeld ha poi aggiunto che “gran parte dei Paesi europei ha avviato sforzi di riduzione di spesa. Se togliamo interessi sul debito e pensioni, abbiamo fatto in questi tre anni meglio di tutti i Paesi Ocse tranne la Grecia. Mi permetto di lanciare un appello alle forze politiche e al Governo che verrà, di non mollare la presa”.
Sull’argomento è intervenuto anche il ministro del Tesoro, Pier Carlo Padoan: “Mi auguro che dopo la presentazione della relazione sulla spending review – ha detto – capiterà di leggere un po’ meno sulla stampa che in Italia la spending o non si è fatta o si è fatta male. Qualcuno continuerà a dirlo, ma qualcuno ci penserà due volte”.