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Banco Bpm organizza la ristrutturazione del debito del gruppo Saviola

La banca milanese ha organizzato il finanziamento da 131 milioni, erogato da un gruppo di banche, che consente raggiungere in anticipo il riequilibrio economico-finanziario previsto dal piano industriale per il 2018

Il Gruppo Saviola (Saviola Holding Srl) stinge i tempi delle ristrutturazione del debito e si assicura il raggiungimento degli obiettivi del piano industriale prima del tempo grazie ad un finanziamento di 131 milioni organizzato da Banco Bpm. Il gruppo industriale, primo produttore italiano di pannelli truciolari e tra i top players internazionali di settore, operante attraverso le business units chimica, legno e mobile in kit, ha annunciato con un comunicato di aver “messo a segno un’importante operazione di riorganizzazione dell’esposizione debitoria di medio-lungo termine, volta alla ridefinizione del proprio assetto finanziario in virtù dell’anticipato raggiungimento degli obiettivi di riequilibrio economico-finanziario previsti dal piano di risanamento aziendale adottato nel 2013 (con orizzonte temporale 2018)”.

Il gruppo precisa di aver intrapreso un percorso di riequilibrio della posizione finanziaria sin dal 2013 che ha portato “ottimi risultati”.
“La riorganizzazione implementata – spiega la nota del gruppo – si inscrive nel contesto di una più ampia operazione di finanziamento
organizzata da Banca Popolare di Milano S.p.A. la quale ha svolto un ruolo centrale in qualità di mandated lead arranger e Banca Agente. Il finanziamento, di importo complessivo pari a Euro 131.000.000,00, è stato concesso da un pool di banche, capofilato da BPM SpA, composto da Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., Banca Popolare di Sondrio S.c.p.A., Banca Popolare di Vicenza S.p.A., Crédit Agricole Cariparma S.p.A., Credito Valtellinese S.p.A., KBC Bank N.V., UniCredit S.p.A. e Unipol Banca S.p.A.. Fivesixty S.r.l., nella persona di Massimo Minolfi, ha operato in qualità di consulente dell’azionariato. Saviola si è avvalso di PricewaterhouseCoopers quale consulente finanziario e dello studio Gattai, Minoli, Agostinelli & Partners per l’assistemza legale nell’operazione. Banco Bpm è stato seguito dallo studio Pavia e Ansaldo, la banca belga KBC Bank N.V. è stata assistita dal partner Matteo Bragantini dello Studio
Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners. I profili di diritto belga dell’operazione sono stati seguiti, rispettivamente, dallo Studio NautaDuthil, per il Gruppo Saviola, e dallo Studio Altius, per le banche.

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