Per Francesco Molinari è l’ottava presenza allo US Open, il secondo major di stagione che si gioca da oggi a domenica nel Wisconsin, a Erin, sull’omonimo campo inaugurato nel 2006. Il torinese ha l’opportunità di vincere, visto lo straordinario periodo di forma che sta attraversando, ma anche di battere un suo stesso record tutto italiano: raggiungere e superare la soglia del 14esimo posto nell’ordine di merito mondiale. Se il 34enne riuscirà in quest’impresa sarà grazie a una bella performance nell’arco di questi quattro giorni e questo è ancora più sperabile. Il suo miglior piazzamento in un torneo maggiore è fermo alla posizione 23 ed è arrivato il momento di andare oltre quel limite, vista la qualità del gioco del Chicco nazionale.
I partecipanti sono i migliori del mondo e la gara è difficile e aperta. Il favorito è Dustin Johnson, campione in carica e numero uno nel world ranking. La caduta dalle scale prima del Masters però lo ha messo fuori gioco per un paio di mesi e questo potrebbe compromettere le sue prestazioni. Tutti i big inoltre accusano qualche acciacco: Rory McIlroy ha mal di schiena, Jason Day pure e ha anche delle preoccupazioni in famiglia, perché la mamma non sta bene. Jordan Spieth non accusa dolori, eppure non è ancora entrato in palla quest’anno.
Un piccolo giallo tiene banco a proposito di Phil Mickelson: il campione californiano stamattina è a 2000 chilometri di distanza, alla Pacific Ridge School di Carlsbad, dove la figlia Amanda prende il diploma, eppure risulta anche iscritto alla gara e in partenza nel primo pomeriggio. Riuscirà in quest’impresa? I tempi tecnici non ci sono, ma il mancino spera in un rinvio per maltempo. Per ora però le previsioni meteo non sono dalla sua parte. Il tracciato è un par 72 lungo e difficile, praticamente senza un albero e con un rough infernale. Se il vento ci mette lo zampino sarà un perfetto links irlandese. Sembra una premessa ideale per Rory, che infatti osserva “il tracciato mi piace, perché consente di essere aggressivi, e io mi sento tale, anche se è necessario evitare il rough. Comunque offre una sfida diversa da quelle a cui siamo abituati”.
In un tweet anche Molinari lascia un commento: “E’ un campo – dice l’azzurro – dove il vento sarà decisivo per gli score. I fairway sono abbastanza generosi, ma molti colpi sono ciechi. Il rough però è fuori controllo”. Il montepremi è stellare e pari a 12 milioni di dollari.