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Rossi (Bankitalia): “L’Italia paga il prezzo più alto del bail in”

Intervenendo all’Almo Collegio Borromeo di Pavia, il direttore generale della Banca d’Italia ha sostenuto che l’Italia sta pagando un prezzo altissimo per le norme sul bail in sulle quali la Banca centrale aveva avanzato a suo tempo obiezioni tecniche – Purtroppo però la decisione era politica, e in quel momento (estate 2012 – fine 2013) l’Italia era debolissima – Testo integrale in Pdf

Fra i vari paesi europei, l’Italia è quello che ha pagato il prezzo più alto a causa delle nuove norme per la risoluzione delle banche in crisi, il cosiddetto bail in. Lo ha detto il direttore generale della Banca d’Italia, Salvatore Rossi, intervenuto mercoledì all’Almo Collegio Borromeo a Pavia.

In particolare, secondo Rossi il nostro Paese “è finito incastrato nella nuova logica – mai più bail out, solo bail in – proprio quando le sue banche si andavano caricando di crediti deteriorati a causa della profondità della doppia recessione, i cui effetti per alcune sono stati aggravati da gestione malaccorte, quando non criminali”.
 
Il direttore generale di Bankitalia ricorda che a suo tempo la Banca Centrale aveva avanzato diverse obiezioni a proposito di alcune norme improprie dell’Unione Bancaria.

Però l’Italia, spiega Rossi, “a livello politico non poteva farlo. Il livello tecnico non era quello della decisione finale. Il livello politico vedeva l’Italia in posizione di straordinaria debolezza in Europa fra l’estate del 2012 e la fine del 2013, a causa delle convulsioni interne”.


Allegati: Europa: dall’unione monetaria all’unione economica e oltre

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