Il mercato della telefonia mobile è in preda a una vera e propria rivoluzione. Tra fusioni, nuovi operatori virtuali e l’arrivo di un nuovo player straniero, provider e utenti, il settore sta vivendo un vero e proprio stravolgimento che, com’è ovvio, incide anche sulle tariffe.
Anche i prezzi dei diffusissimi pacchetti “all inclusive” stanno subendo dei cambiamenti? SosTariffe.it, portale di comparazione tariffe, ha pubblicato uno studio sul tema, analizzando le differenze di costo e la composizione dei pacchetti “tutto compreso” (minuti, SMS e traffico dati inclusi) intercorse tra il 2016 e 2017. Successivamente, i dati del 2017 sono stati paragonati a quelli delle tariffe Iliad in Francia con il marchio Free Mobile, per poter valutare quanto queste proposte commerciali siano convenienti e più o meno in linea con la realtà italiana.
Tariffe “tutto compreso” in Italia: le differenze 2017 e 2016
L’analisi di SosTariffe.it si è mossa su due strade parallele: in primo luogo si sono stimati i valori medi dei pacchetti “all inclusive” di tutti gli operatori attivi sul territorio italiano e successivamente è stato effettuato un focus su quelli degli operatori reali (escludendo quindi quelli virtuali).
L’analisi comparata del totale delle offerte attivabili in Italia dimostra che, rispetto al 2016, quest’anno c’è una grossa differenza nel numero di GB inclusi nei pacchetti. Se, infatti, il prezzo medio rimane uguale (circa 12 euro) e gli SMS diminuiscono (da 709 a 458), ad aumentare è il numero di GB disponibili, che passano da una media di 3 del 2016 a 5 nel 2017. Crescono, pur di poco, anche il numero di minuti inclusi verso tutte le numerazioni: da 958 a 1.105.
Si arriva alle stesse conclusioni effettuando un focus sulle offerte degli operatori reali (dunque escludendo dal calcolo quelle MVNO). Aumentano del 74% i GB inclusi, passando da 3,5 a 6. Cresce, leggermente, anche il numero di minuti inclusi (da 1.239 a 1.309), diminuisce quello degli SMS gratuiti (da 712 a 364) e aumenta di quasi 1 Euro il costo medio dei pacchetti (da 10,79 euro a 11,61 euro).
Il confronto con Free Mobile
Confrontando entrambe le realtà analizzate con le offerte Free Mobile di Iliad in Francia la differenza è abissale. Tra i canoni medi italiani e quelli di Free Mobile non c’è un divario spropositato (il totale del mercato italiano presenta un canone superiore del 22%, mentre quello dei quattro principali provider supera del 18% i prezzi di Free Mobile), e la differenza dei minuti nei pacchetti non è eccessiva (in Italia offrono fino al 41% in meno di minuti gratis rispetto a Free Mobile). Tuttavia, lo scarto più profondo lo rileviamo negli SMS e nel traffico dati inclusi.
Free Mobile propone, infatti, un numero di SMS oltre 8 volte superiore a quello delle offerte italiane, mentre per quanto riguarda il traffico dati la media di Free Mobile è superiore di oltre 9 volte rispetto alle proposte italiane.
C’è, dunque, ancora un ampio margine di miglioramento per i provider italiani nel caso in cui Iliad si presenti in Italia con offerte simili a quelle proposte in Francia.
I principali eventi che hanno segnato il mercato della telefonia mobile degli ultimi mesi
Quali sono gli eventi che hanno inciso, se pur ancora in modesta parte, su queste modifiche tariffarie?
- La fusione di Wind e H3G, che si potrebbe interpretare come il primo evento che ha scatenato questa serie di novità nell’ambito della telefonia mobile italiana;
- L’arrivo della francese Iliad con il marchio Free Mobile, attraverso l’acquisto delle frequenze liberate da Wind-H3G dopo la fusione, come richiesto dalla Commissione Europea in rispetto del libero mercato;
- La nascita di Kena Mobile, il nuovo operatore virtuale low cost di TIM, che si presenterebbe attualmente come il principale concorrente di Iliad grazie alle proprie tariffe ridotte;
- Il possibile arrivo di un operatore virtuale targato Vodafone, a seguito della costituzione a marzo 2017 della Vei Srl, azienda che disporrebbe di un’autorizzazione generale per l’attività di operatore full MVNO;
- L’introduzione della rete 5G in Italia, a partire dall’anno prossimo, da parte di Fastweb, che non vede Iliad come un concorrente, ma come un possibile cliente a cui potrebbe affittare la propria rete in fibra ottica;
- La navigazione in 4G incorporata da alcuni operatori full MVNO, come PosteMobile e Tiscali mobile, che eliminano così un grosso ostacolo nella commercializzazione delle loro tariffe, diventando veri e propri concorrenti dei Big della telefonia mobile in Italia.