Le elezioni di oggi dovrebbero sfociare in un rafforzamento della maggioranza conservatrice al governo. Ma è improbabile che tale risultato scateni una forte reazione del mercato.
Tuttavia, prevediamo una rinnovata debolezza della sterlina nei prossimi mesi, considerando che le attuali aspettative del mercato sulla Brexit sono troppo ottimiste. Inoltre, mentre i rendimenti dei Gilt dovrebbero rimanere ben supportati da un rafforzamento della maggioranza conservatrice, c’è ancora spazio, secondo noi, per alcune sorprese di politica interna.
5 PROBABILI SCENARI POST-ELEZIONI
• Aumento della maggioranza Tory (70% di probabilità)
I Conservatori vincono e ottengono una maggioranza di 40+ seggi. I sondaggi e le scommesse dei mercati ci spingono a considerare come scenario più probabile quello di un significativo rafforzamento della maggioranza di governo.
• La maggioranza Tory cambia di poco (15% di probabilità)
I Conservatori ottengono una maggioranza di 1-40 seggi, uno status quo ante. I partiti d’opposizione probabilmente vedrebbero questo risultato come positivo.
• Una coalizione Conservatori/Lib-Dem (5% di probabilità)
Significherebbe che i sondaggi sono sbagliati e il sostegno al partito Tory non è cosi forte, mentre i Liberali Democratici recuperano terreno. Consideriamo le probabilità del verificarsi di questo scenario simili a quelle dello scenario descritto sotto, ma riteniamo improbabile una coalizione con i Liberali Democratici.
• Un governo di minoranza dei Conservatori (5% di probabilità)
Se dovessimo assistere ad una modesta riduzione del supporto ai Tories, lo scenario più probabile rispetto a una coalizione Conservatori/Lib-Dem sarebbe questo. In questa situazione governare sarebbe difficile. Mentre la politica nazionale potrebbe ancora andare avanti, i negoziati per la Brexit ne risulterebbero compromessi.
• Una coalizione di governo a guida Labour (5% di probabilità)
Anche il verificarsi di questo scenario significherebbe che i sondaggi sono totalmente sbagliati. Il Labour sarebbe in grado di formare un governo sia in modo diretto che in coalizione con i Lib-Dem e/o il Partito Nazionale Scozzese (SNP).
Implicazioni per i mercati in caso di una maggioranza Tory
Le nostre aspettative, in linea con quelle del mercato, sono per un risultato che porti ad un aumento della maggioranza Tory, con una reazione minima dei mercati. Questo scenario è di sostegno se guardiamo ai rendimenti dei Gilt, ma ci aspettiamo un indebolimento della sterlina.
La sterlina
La sterlina è salita dall’annuncio delle elezioni in UK, in parte grazie alla percezione di una Brexit più morbida. Crediamo che una prospettiva così ottimistica sia fuori luogo.
Il rischio di una Brexit caotica persiste, a nostro avviso, pur se in misura ridotta. Inoltre, prevediamo che i negoziati si dimostreranno difficili e questo porterà a un indebolimento della sterlina nei prossimi mesi. L’incertezza inoltre peserà sulle previsioni del PIL da parte della Banca d’Inghilterra.
Politica monetaria
Quanto alla politica monetaria, non prevediamo cambiamenti in UK né quest’anno né nel 2018. Questo, rispetto alle attese di un aumento dei tassi sui Fed Funds in USA, indica una pressione ribassista sul tasso di cambio USD / GBP. È probabile che la sterlina sia sottoposta a ulteriore pressione nel caso si formi un Parlamento privo di una larga maggioranza conservatrice, e anche a causa di crescenti preoccupazioni sui negoziati per la Brexit.
L’unico possibile cambiamento di prospettiva per la sterlina, e quindi un suo rafforzamento, potrebbe arrivare da un risultato elettorale che però riteniamo abbia una probabilità molto bassa, cioè una vittoria del Partito Laburista che potrebbe portare una significativa spinta fiscale (e aspettative di una stretta monetaria).
I GILT
Per i mercati dei Gilt, un’aumentata flessibilità politica e il desiderio di adottare una view di lungo termine per quanto concerne le finanze pubbliche, dovrebbero tenere bassi i rendimenti e gli spread. Dal 2009, gli spread dei Gilt sono maggiormente correlati ai movimenti della sterlina. Questo suggerisce che le preoccupazioni sul rischio del debito sovrano sono state assimilate dalle prospettive di politica monetaria, probabilmente come conseguenza del Quantitative Easing.
Tuttavia, il manifesto laburista che s’impegna a frenare i tagli alla spesa pubblica, aumentare gli investimenti in infrastrutture e ri-nazionalizzare alcune industrie potrebbe riaccendere i timori sul debito sovrano.